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Esplorazione della Luna, l’Italia in pole position con il modulo abitativo Mph



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Dopo la validazione della Nasa con il superamento della “mission concept review”, che sarà ufficializzato a novembre, si passerà alla prima fase di progettazione, per consolidare i requisiti tecnici dell’intera struttura

Pubblicato il 15 ott 2024



Asi Luna

L’Agenzia Spaziale Italiana attraverso il primo modulo abitativo di superficie lunare Mph (Multi-Purpose Habitation module) ha avviato un progetto miliare e di importanza strategica per l’intero programma Artemis e per l’Italia. Ricordiamo infatti che la Nasa sta guidando una coalizione internazionale verso la Luna attraverso la campagna Artemis che coinvolge partner da tutto il mondo mediante il complesso processo architetturale “Moon to Mars”.

Verso aree inesplorate

Le operazioni sulla superficie lunare e in orbita consentiranno l’esplorazione di aree della Luna precedentemente inesplorate e nuove scoperte scientifiche. Molti saranno gli elementi che costituiranno insieme al modulo Mph l’architettura globale al servizio degli astronauti: il lanciatore Space Launch System, il modulo per il trasporto di astronauti Orion, la stazione in orbita attorno alla Luna, il Lunar Gateway, i due sistemi di atterraggio Human Landing Systems, i rover per lo spostamento degli astronauti sulla superficie, quali il Lunar Terrain Vehicle Ltv, il Pressurized Rover, le infrastrutture di terra per le telecomunicazioni e la gestione delle operazioni, tanto per citare alcuni degli elementi più importanti. La pianificazione del programma Artemis risulta pertanto molto complessa e articolata, in quanto diversi sviluppi saranno inevitabilmente interconnessi.

L’approccio Moon to Mars

In aggiunta a queste complessità e alle sfide tecnologiche per riuscire a garantire la sopravvivenza degli astronauti nell’ambiente lunare per almeno 10 anni, lo sviluppo di Mph è concepito per soddisfare l’approccio “Moon to Mars” secondo il quale gli obiettivi scientifici e tecnologici che verranno raggiunti ed il ritorno significativo delle capacità industriali acquisite fungeranno da apripista per gli ambienti altrettanto estremi del pianeta Marte e per le future missioni umane di esplorazione planetaria.

Appuntamento a novembre 2024

La formalizzazione finale dell’inclusione del modulo abitativo lunare Mph da parte di Nasa nell’architettura Artemis è ora molto vicina, pianificata da Nasa con l’Asm (“Acquisition Strategy Meeting”) di novembre 2024. Questo passaggio è stato reso possibile grazie al superamento positivo ed a pieni voti della Mcr (“Mission Concept Review”) ovvero la lunga e difficilissima fase di esame tecnico/programmatico condotta da esperti Nasa per Mph (iniziata a fine gennaio e conclusasi a inizio settembre 2024). Il superamento della Mcr è stato garantito dall’attento coordinamento e dalla gestione dell’Asi che ha precedentemente svolto e conseguito la Mdr (“Mission Definition Review”) ossia la fase di revisione del progetto ingegneristico (iniziata a maggio e conclusasi a luglio 2024).

Le caratteristiche di Mph

Mph è concepito per ospitare ad ogni missione due astronauti, da un minimo di 7 giorni fino a ad un massimo di 28, in funzione dei piani e della disponibilità dei rifornimenti da parte di Nasa. Le attività di co-ingegneria Asi / Nasa hanno portato all’introduzione di un sistema di ruote motrici per garantire al modulo la piena autonomia negli spostamenti sul suolo lunare durante le fasi senza equipaggio, il che rappresenta un alto valore aggiunto alla flessibilità e alla versatilità operazionale, nonché un asset fondamentale per assicurare lo svolgimento di operazioni necessarie per la messa in sicurezza del modulo stesso quali ad esempio evitare il rischio di ricadere nell’ombra del lander e per portarsi a distanza di sicurezza dal getto di propellente e mix di gas esausti e polvere sollevata durante il decollo e l’atterraggio di lander lunari (quali Hdl, ecc.).

Il valore del concept ingegneristico

Il traguardo raggiunto della Mcr è molto significativo in quanto attesta la validazione da parte della Nasa della maturità del concept ingegneristico proposto e dell’alto valore aggiunto del modulo italiano per l’intero programma Artemis, in quanto rappresenta un primato assoluto a livello mondiale senza precedenti. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla capacità dell’industria nazionale e alle competenze dell’Asi nella gestione di programmi molto complessi in un contesto di collaborazione internazionale Asi-Nasa.

Verso la prima fase di progettazione

Mph si avvia ora ad entrare nella prima fase di progettazione volta alla maturazione e al consolidamento dei requisiti tecnici dell’intero modulo che consentirà di procedere poi verso il progetto costruttivo e superare esami sempre più complessi, passando attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative che dovranno essere sottoposte a test severi prima di poter essere validate.

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista Spazio 2050

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