“Tra le oltre mille proposte che sono arrivate da più di 600 scuole per il contest ‘Spazio alle idee’, nato per dare un nome alla nuova costellazione di satelliti italiana per l’osservazione della Terra, insieme ai colleghi Luca Parmitano e Roberto Vittori abbiamo scelto il nome Iride. Voglio congratularmi con i vincitori, questo nome ci è piaciuto tantissimo, e con tutti i partecipanti al concorso”. E’ questo l’annuncio dato dall’astronauta italiana Samantha Cristoforetti in collegamento dalla stazione spaziale internazionale per una conferenza stampa organizzata da Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, e Asi, l’Agenzia Spaziale italiana. A lanciare il concorso per dare un nome alla futura costellazione satellitare per l’Osservazione della Terra in orbita bassa, che sarà la più importante in Europa, erano stati il dipartimento per la transizione digitale insieme al ministero dell’Istruzione e all’Asi. Le scuole vincitrici del concorso dalle province di Alessandria, Messina, Piacenza e Varese. “E’ un particolare piacere sapere che sono collegate con noi moltissime scuole da tutta Italia – ha proseguito Cristoforetti – questa è la dimostrazione che lo spazio è nel cuore delle giovani generazioni”.
Al collegamento con la stazione Spaziale internazionale per questa prima inflight call mediatica con l’astronauta italiana dell’Esa hanno partecipato il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, e il Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA, David Parker.
“Sono molto grato a tutti gli studenti che hanno preso parte a questo concorso – afferma il ministro Colao – Una partecipazione che ci dimostra l’entusiasmo e la passione delle nuove generazioni verso il settore spaziale. Vogliamo continuare a stimolare l’innovazione, sostenere la ricerca e soprattutto creare preziose opportunità lavorative in questo ambito, dove l’Italia vanta un tessuto industriale competitivo e centri di ricerca eccellenti. Grazie alle ingenti risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza possiamo rilanciare la nostra ambizione strategica sullo Spazio, in collaborazione con Asi, Esa e tutti gli attori istituzionali coinvolti, per rendere l’Italia una protagonista del settore”.
“Con questo concorso abbiamo chiesto alle studentesse e agli studenti non solo di dare un nome alla futura costellazione satellitare italiana, ma anche di cogliere l’essenza di questo grande progetto nazionale – aggiunge il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi – Attraverso il nome selezionato, abbiamo dato identità a un risultato enorme della ricerca europea e in particolare italiana. E grazie a questa attività con le scuole abbiamo toccato con mano il loro interesse ed entusiasmo nello studio delle discipline come la fisica e la matematica, fondamentali per comprendere cosa è diventato il nostro cielo oggi”.
“E’ un momento bellissimo per lo spazio, di grande crescita e interesse per le attività spaziali – afferma Giorgio Saccoccia, presidente di Asi – Per l’Italia vuol dire parlare di esplorazione, un argomento di grande importanza e interesse, a cui il nostro Paese ha contribuito tantissimo nel corso del tempo, una punta di diamante per il Paese”.
La costellazione satellitare – quello che diventerà il più importante programma spaziale satellitare europeo di Osservazione della Terra a bassa quota – sarà realizzata in Italia e completata entro cinque anni con il supporto dell’Esa e l’Asi grazie alle risorse del Pnrr. La costellazione supporterà anche la Protezione Civile e altre Amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Fornirà, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
I progetti di ricerca italiani a bordo dell’Iss
Nell’occasione l’agenzia spaziale italiana ha anche presentato gli esperimenti scientifici che l’astronauta condurrà durante la sua permanenza a bordo dell’Iss durante la missione Esa “Minerva”. Per AstroSamantha si tratta della seconda missione spaziale dopo quella portata a termine a cavallo tra il 2014 e il 2015, “Futura”. L’equipaggio dell’Expedition 67 di cui fa parte rimarrà in orbita fino a settembre, e condurrà esperimenti legati alla ricerca per l’uomo, alla biologia e alle biotecnologie, allo sviluppo e alla dimostrazione di nuove tecnologie, alle scienze fisiche.
Ecco nel dettaglio gli esperimenti italiani: Prometeo ha l’obiettivo di indagare come la protezione antiossidante può ridurre lo stress ossidativo, uno degli effetti più pericolosi del volo spaziale, che colpisce il sistema nervoso centrale e contribuisce a generare diverse patologie gravi anche sulla Terra, come il morbo di Crohn e il Parkinson.
La ricerca Ovospace cerca di determinare l’impatto dell’ambiente spaziale sulle cellule dell’apparato riproduttivo femminile, utilizzando culture di cellule ovariche bovine che saranno incubate a 37°C per 72 ore in orbita prima di rimandarle a Terra per essere analizzate.
L’esperimento Evoo in space studierà l’impatto della microgravità e delle radiazioni sulle caratteristiche fisico-chimiche, sensoriali e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva italiano in quanto alimento ricco di antiossidanti e con proprietà antiinfiammatorie.
Il progetto Acoustic Diagnostics, presente sulla ISS dal 2019, ha l’obiettivo di valutare gli eventuali danni all’apparato uditivo dovuti alla permanenza a bordo dell’Iss con un test in grado di fornire una valutazione della funzione uditiva in un ambiente rumoroso, in modo veloce e non invasivo.
Il progetto Lidal (Light Ion Detector for Altea) ha l’obiettivo di studiare e caratterizzare la radiazione cosmica a bordo della Iss, misurando protoni e nuclei di Elio con la misura diretta delle velocità di ciascuno ione
Nutriss è un esperimento scientifico realizzato dall’Asie ha l’obiettivo di mantenere una composizione corporea ideale evitando l’aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto a vari fattori ambientali nello spazio. I risultati dell’esperimento potrebbero essere utili per la gestione clinica dei pazienti malnutriti e/o obesi immobilizzati sulla Terra oltre che per astronauti in future missioni di lunga durata.
Il progetto Suture in space vuole analizzare il comportamento delle suture e i processi di riparazione dei tessuti in condizioni di microgravità, per comprendere meglio il ruolo della gravità e dei fattori meccanici sul comportamento delle suture e sulla guarigione delle ferite, oltre che per selezionare materiali e tecniche di sutura adatti alle condizioni di microgravità.
Pasta è infine il progetto per studiare studiare il ruolo dei tensioattivi e dei loro effetti sulle proprietà dinamiche delle interfacce nella stabilità e nei processi di destabilizzazione di emulsioni e schiume e nella dinamica delle goccioline dell’emulsione.