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Tecnologie satellitari, la Corea del Sud blocca l’export verso Pyongyang

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Il divieto include anche Paesi terzi: 77 i componenti inseriti nella black list. Si punta a ostacolare il programma balistico della Corea del Nord che ha annunciato l’intenzione di voler lanciare in orbita un satellite per le ricognizioni militari entro la fine della primavera

Pubblicato il 21 Mar 2023

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Stop all’export di tecnologie satellitari verso Pyongyang, con tanto di black list allegata sui componenti vietati. Il governo della Corea del Sud ha annunciato il divieto esplicito di esportare tramite Paesi terzi componenti che la Corea del Nord potrebbe utilizzare per lo sviluppo del suo programma satellitare. 

Il provvedimento varato da Seoul, accompagnato da una lista di 77 differenti componenti, punta a ostacolare l’elusione delle sanzioni Onu e ostacolare il programma balistico della Corea del Nord, che ha recentemente reso nota l’intenzione di posizionare in orbita un satellite da ricognizione militare entro la fine della primavera.

Pyongyang: nuovo test missilistico

Intanto, la Corea del Nord ha confermato di aver effettuato una esercitazione di “contrattacco nucleare tattico”, con il lancio di un missile la cui testata convenzionale è esplosa 800 metri sopra la superficie del Mar del Giappone. 

Secondo una nota ufficiale rilanciata dall’agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency (“Kcna”), le unità militari incaricate delle operazioni nucleari tattiche hanno effettuato esercitazioni combinate lo scorso fine settimana, familiarizzando con “le procedure e i processi” delle missioni di attacco. 

Il missile è stato lanciato dalla contea di Cholsan, nella provincia di Pyongan Settentrionale, e “ha provato ancora una volta l’affidabilità dei sistemi di controllo della detonazione nucleare”. Il proiettile – quasi certamente il singolo missile balistico a corto raggio rilevato domenica mattina da Giappone e Corea del Sud – era dotato secondo Pyongyang di una testata nucleare simulata.

G7: monito alla Corea del Nord

La Corea del Nord deve smettere di utilizzare “le sue armi nucleari, i programmi atomici e qualsiasi altra arma di distruzione di massa e missile balistico”. È quanto si legge in una dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7 diramata dalla presidenza di turno giapponese. 

Dallo scorso anno, riporta ancora la nota, “la Corea del Nord ha intensificato le sue azioni di escalation attraverso un numero record di lanci di missili balistici e la sua continua retorica irresponsabile e destabilizzante riguardo all’uso di armi nucleari. All’inizio di quest’anno, la Corea del Nord ha dichiarato pubblicamente la sua intenzione di espandere ulteriormente e migliorare i suoi programmi nucleari e missilistici illegali”.

La via del dialogo

Nella dichiarazione, i ministri del G7 affermano che la Corea del Nord non può e non avrà mai lo status di un Paese dotato di armi nucleari ai sensi del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari: “Esortiamo la Corea del Nord a impegnarsi in una diplomazia significativa verso la denuclearizzazione e ad accettare le ripetute offerte di dialogo avanzate dal Giappone, dagli Stati Uniti e dalla Repubblica di Corea”, riferisce ancora la nota. 

Il G7 continua a esprimere preoccupazione “per la terribile situazione umanitaria in Corea del Nord e si impegna a lavorare con tutti i partner interessati per raggiungere l’obiettivo della pace e della stabilità nella penisola coreana e per sostenere l’ordine internazionale basato su regole”.

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