IL REPORT UE

Spazio, una dual strategy per evitare la “tragedia dei beni comuni”



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Necessaria una responsabilità collettiva per prevenire ed evitare conflitti. La militarizzazione incontrollata e l’accumulo di detriti potrebbero compromettere la futura accessibilità. Bisogna potenziare la cooperazione internazionale per prevenire l’escalation e mettere a punto misure robuste per contrastare efficacemente le minacce in evoluzione

Pubblicato il 14 feb 2025



Space Economy, Italia, Europa2

“Lo Spazio è diventato indispensabile per le infrastrutture sia militari che civili, rendendo il suo utilizzo sicuro e sostenibile essenziale per la stabilità globale. Similmente ad altri beni comuni globali, come gli oceani e l’atmosfera, la salvaguardia dello Spazio richiede una responsabilità collettiva, per prevenirne l’uso eccessivo ed evitare conflitti”.

Dopo questa premessa, il report “Space: the new battlegroud of modern warfare”, appena realizzato dal Segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea, disegna la strategia da seguire nell’ambito delle politiche spaziali dei 27 Stati membri: “Senza una gestione attenta, lo Spazio rischia di trasformarsi in una ‘tragedia dei beni comuni’, in cui la militarizzazione incontrollata e l’accumulo di detriti potrebbero comprometterne l’accessibilità futura”.

La soluzione? “Per affrontare queste sfide è necessaria una duplice strategia: da un lato, rafforzare la cooperazione internazionale per prevenire l’escalation e, dall’altro, sviluppare solide misure di preparazione per contrastare efficacemente l’evoluzione delle minacce. Ciò è essenziale per proteggere sia i sistemi spaziali sia le relative infrastrutture critiche terrestri”.

Più cooperazione internazionale

L’Ue insiste nel ritenere cruciale muoversi su una strada per consolidare e accrescere la cooperazione internazionale sullo Spazio. “Il crescente numero di Paesi dotati di capacità spaziali sottolinea la necessità di un approccio multilaterale per promuovere l’uso pacifico dello Spazio – spiega ancora il rapporto -. I quadri esistenti, come Stati e Unione europea che promuovono uno strumento non giuridicamente vincolante che dia priorità alla trasparenza e alle misure volte a rafforzare la fiducia per ridurre il rischio di conflitti nello Spazio. Al contrario, Russia e Cina sostengono trattati globali volti a vietare il posizionamento di armi nello Spazio”.

“Questi sforzi per modernizzare la governance spaziale – continua – sono complicati dalle diverse priorità nazionali e dall’attuale panorama geopolitico. Il clima diffuso di sfiducia e di frammentazione globale non solo ostacola il dialogo costruttivo, ma riduce anche la probabilità di raggiungere un accordo multilaterale che tutte le parti rispettino”.

Aumentare la preparazione

Sebbene la cooperazione multilaterale resti essenziale, le attuali tensioni geopolitiche evidenziano l’urgenza di aumentare la preparazione e la prontezza per proteggere le risorse spaziali e i sistemi terrestri critici associati – rileva ancora il dossier dell’Ue -. Sebbene l’opinione prevalente suggerisca che gli aggressori nello Spazio detengano un vantaggio strategico, un approccio multiforme potrebbe spostare l’equilibrio verso le capacità difensive e scoraggiare efficacemente i potenziali aggressori, mantenendo così la pace nello Spazio”.

Monitoraggio e deterrenza

Nel report sono evidenziati altri tre punti chiave della politica spaziale dell’Ue e riguardanti la necessità di rafforzare “le capacità di monitoraggio e l’istituzione di sistemi di allerta in tempo reale”, in quanto essenziali per la preparazione alla sicurezza spaziale. In secondo luogo, “per ridurre le vulnerabilità e garantire la continuità delle operazioni, è essenziale costruire infrastrutture spaziali resilienti”. Infine per “rafforzare la deterrenza è essenziale per contrastare le minacce e scoraggiare azioni aggressive”.

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