La tecnologia è il presupposto di democrazia, libertà e pace e per questo è indispensabile investire nell’aeronautica e nello spazio, due realtà oramai legate indissolubilmente. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento all’AeroSpace Power Conference che si è tenuto dal 12 al 14 maggio presso il Centro Congressi Roma La Nuvola.
Indice degli argomenti
Aeronautica è anche spazio
“La tecnologia è il presupposto della sicurezza, come anche la capacità di prevedere e guardare al futuro. Non ci può essere sicurezza senza qualcuno che la garantisce, e se non c’è non esistono democrazia, libertà e pace” ha affermato Crosetto aggiungendo che lo spazio riveste e rivestirà un’importanza fondamentale. “Ormai l’aeronautica significa anche spazio – ha commentato il Ministro – e si è allargato il dominio di cui si deve occupare e questo implica quindi ulteriore ricerca tecnologica”.
Sviluppare e prevedere
“Dobbiamo parlare di futuro in un ambiente sempre in evoluzione – ha ribadito il titolare di Palazzo Baracchini – oggi siamo arrivati allo spazio, in un continuum che lega tutto, compresa la cybersicurezza”, ha aggiunto il ministro. “È necessario uno sviluppo continuo, soprattutto nella capacità di analisi, pensiero e previsione, al fine di immaginare scenari che oggi non siamo ancora in grado di immaginare. La tecnologia è il presupposto della sicurezza, come anche la capacità di prevedere e guardare al futuro”.
Tecnologie duali
Crosetto ha ribadito che lo spazio riveste “un’importanza enormemente superiore rispetto a quella che rivestiva dieci anni fa. Anche la parte cyber di cui dieci anni fa nessuno parlava, anche solo cinque anni fa, diventa uno dei presupposti di garanzia di libertà e sicurezza”. Il Ministro ha poi parlato anche del rafforzamento dell’Aeronautica e dell’importanza delle tecnologie ad essa collegate per il sistema paese. “Una volta realizzate – ha concluso – avranno chiaramente un rapporto duale”.
Futuro per Italia ed Europa
Il titolare del dicastero della Difesa ha poi affermato che “occorre confrontare le menti delle persone, aumentando così la capacità di ognuno di guardare sempre più in profondità” e che “non esiste futuro per l’Italia se non esiste futuro per Europa, Africa e Oriente. Solo creando momenti di comunione possiamo provare a rendere migliore il mondo in questa epoca che ci è data da vivere” ha concluso.