Per la prima volta Blue Origin, la società spaziale del miliardario Jeff Bezos, entra nella “rosa” dei fornitori del Pentagono, avendo vinto uno dei contratti per il lancio di razzi. Una gara da 5,6 miliardi di dollari nell’ambito della terza fase del programma Nssl (National security space launch) del Dipartimento della Difesa del governo americano, che vede in campo anche SpaceX di Elon Musk e United Launch Alliance, nota anche come Ula, la joint venture tra Lockheed Martin e Boeing.
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Space X e Ula confermate
Ula e SpaceX si sono già contesi i contratti nell’ambito della precedente edizione del Nssl: in totale, in cinque anni di ordini di lancio della fase 2, l’esercito ha assegnato a Ula 26 missioni per un valore di 3,1 miliardi di dollari, mentre la società di Musk ha ottenuto 22 missioni per un valore di 2,5 miliardi di dollari. A questo proposito, c’è da ricordare che Blue Origin, così come Northrop Grumman, non avevano superato questa selezione.
Blue Origin al debutto
Con la fase 3 del programma Nssl, il Dipartimento della Difesa ha deciso di allargare il perimetro, tanto che sono previsti in totale 90 ordini di lancio di razzi, permettendo a un numero maggiore di aziende di partecipare alla gara e così è entrata in campo anche Blue Origin.
La società di Bezos è reduce dal successo del lancio dello scorso 19 maggio, quando il razzo da turismo New Shepard e la capsula sono decollati dalla rampa dell’azienda fondata dal numero uno di Amazon in un ranch nel Texas occidentale. Il settimo volo con equipaggio di Blue Origin ha portato a bordo della navicella sei turisti-astronauti.