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Il piano di Trump: creare una Guardia nazionale spaziale



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Il candidato repubblicano promette di dare vita a una riserva di combattimento della Us Space Force da lui creata nel 2019, “primo nuovo ramo delle forze armate in oltre 70 anni”. Droni, robotica, intelligenza artificiale e missili ipersonici le nuove “armi: “Gli Stati Uniti faranno un investimento storico nella costruzione di un esercito adatto per il XXI secolo”

Pubblicato il 27 ago 2024



Donald-Trump

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, ha promesso che, se rieletto, creerà una Guardia nazionale spaziale, che diventerà così la riserva di combattimento della Us Space Force da lui creata nel 2019. ”Primo nuovo ramo delle forze armate in oltre 70 anni”, ha ricordato Trump a Detroit alla 146esima conferenza della National Guard Association (Ngaus).

Nuovo esercito

La Space Force è stata “molto, molto importante” per la difesa del Paese, ha aggiunto il candidato repubblicano, facendo riferimento a Russia e Cina. Il tycoon ha promesso anche che gli Stati Uniti faranno un “investimento storico nella costruzione di un esercito adatto per il XXI secolo, investendo molto in droni, robotica, intelligenza artificiale, missili ipersonici”.

“Ora che la Space Force è operativa, è giunto il momento di creare una Guardia nazionale spaziale come riserva primaria di combattimento della Us Space Force”, ha affermato ancora.

Legislazione storica

Prendendosi il merito della creazione della Forza spaziale nel 2019, Trump ha definito il nuovo servizio militare “un grande affare” e “uno dei risultati più orgogliosi del mio primo mandato”. E ha promesso di firmare una “legislazione storica” per creare una Guardia nazionale spaziale, notando che la mossa ha il sostegno del senatore della Florida, Marco Rubio.

Rubio, infatti, è stato uno dei 10 senatori di entrambi i partiti a proporre una legge all’inizio dell’anno per creare una Guardia nazionale spaziale, anche se il Congresso americano è da sempre diviso sulla questione.

Più sostegno alla Nato

Nel corso del suo discorso di un’ora a Detroit, Trump ha anche criticato gli alleati europei perché non “pagano” per sostenere adeguatamente la Nato. Una testi quest’ultima l’ex presidente continua a fare da tanti anni, insieme all’affermazione che gli alleati “devono” agli Stati Uniti i loro contributi alla difesa alleata. Inoltre, si è impegnato a chiedere ai partner della Nato di aumentare i loro bilanci nazionali per la Difesa fino a raggiungere il 3% del loro Pil annuale.

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