Lo Spazio è sempre più strategico per l’Unione europea. Tanto che Commissione e alto rappresentante Ue hanno presentano, per la prima volta, una comunicazione congiunta (scarica qui la Joint Communication) per una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa.
Nell’attuale contesto geopolitico di crescente intensificazione delle minacce, l’Ue sta agendo per proteggere le proprie risorse spaziali, difendere i propri interessi, scoraggiare le attività ostili nello Spazio, rafforzare la propria posizione strategica e la propria autonomia.
Indice degli argomenti
La strategia comune europea
Questa strategia è un’attuazione diretta dell’Eu Strategic Compass adottata meno di un anno fa e che prevede una serie di misure di sicurezza per lo Spazio.
Grazie alle informazioni dell’intelligence degli Stati membri e allo scopo di accrescere la comune comprensione delle minacce spaziali in tutti i Paesi dell’Unione, l’alto rappresentante preparerà un’analisi annuale riservata con le minacce a cui potrebbe essere sottoposta l’Ue.
Spazio, economia e società
“Molte delle cose che facciamo nello Spazio sono cruciali per il funzionamento della nostra società ed economia – ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva dell’Europe Fit for the Digital Age -. Esso mantiene in funzione servizi essenziali per pubbliche amministrazioni, aziende private e cittadini. Con questa comunicazione congiunta agiamo per proteggere le nostre risorse nello Spazio al fine di aumentare la comprensione comune tra gli Stati membri”
Resilienza e protezione
La strategia propone azioni per rafforzare la resilienza e la protezione dei sistemi e dei servizi spaziali nell’Ue. A tal fine, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di proporre una legge spaziale comunitaria per fornire un quadro comune per la sicurezza, la protezione e la sostenibilità nello Spazio. Così come istituirà un Centro di condivisione e analisi delle informazioni (Isac) per sensibilizzare e facilitare lo scambio di migliori pratiche. Inoltre rafforzerà la sovranità tecnologica dell’Ue in stretto coordinamento con l’Agenzia europea per la difesa e l’Agenzia spaziale europea (Esa).
Sicurezza e difesa
La strategia propone di massimizzare l’uso dello Spazio a fini di sicurezza e difesa. La strategia spaziale dell’Ue si propone di avviare due progetti pilota: uno per testare la fornitura di servizi iniziali sulla base delle capacità degli Stati membri e un secondo per testare un nuovo servizio governativo di osservazione della Terra come parte dell’evoluzione di Copernicus. Prevista anche una sinergia nella ricerca e sviluppo a livello Ue per difesa, sicurezza e Spazio, con un coinvolgimento anche delle start-up di settore e delle agenzie spaziali degli Stati Membri oltre che dell’Esa.
Le questioni chiave
Ma quali sono le questioni chiave della strategia? La strategia riconosce che lo Spazio è fondamentale per la vita quotidiana e, in particolare, per la difesa e la sicurezza. Propone di proteggere meglio i sistemi e i servizi spaziali e di massimizzare l’uso dei sistemi spaziali per la sicurezza e la difesa, rafforzando così il ruolo dell’Ue come potenza spaziale globale.
I pilastri della strategia
I pilastri fondamentali della strategia sono di garantire una comprensione condivisa delle minacce spaziali; migliorare la resilienza e la protezione dei sistemi e dei servizi spaziali nell’Ue; rafforzare la capacità collettiva dell’Ue di rispondere a qualsiasi attacco e minaccia che metta a rischio gli interessi di sicurezza dell’Ue; sviluppare capacità spaziali a duplice uso, anche a fini di sicurezza e difesa.
L’impatto finanziario
Questa strategia di sicurezza e difesa dello Spazio sarà attuata utilizzando il budget dell’Ue per i programmi esistenti (per esempio: European Defence Fund, Horizon Europe, EU space programme, Iris 2). Ma avrà un impatto a lungo termine e porterà a maggiori sinergie tra Spazio e difesa, anche proponendo opzioni per potenziali nuove iniziative.
Il ruolo degli Stati membri
Le modalità per sostenere una risposta dell’Ue alle minacce spaziali saranno esplorate con gli Stati membri, i quali possiedono le capacità pertinenti per integrare le informazioni sensibili che già costituiscono la sicurezza del programma spaziale