Airbus fa un passo indietro sull’operazione Evidian. Il gigante aeronautico europeo rinuncerà ad acquisire il 30% circa della newco che la francese Atos intende creare per raggruppare le sue attività di cybersecurity.
“Airbus è giunta alla conclusione che la potenziale acquisizione di una quota di minoranza del 29,9% in Evidian non corrisponde agli obiettivi dell’azienda”, ha detto un portavoce del gruppo.
Da parte sua, in un comunicato stampa il gruppo Atos si è limitato a dichiarare che “Atos prende atto della decisione di Airbus”. Tuttavia, quest’annuncio ha avuto un contraccolpo sui mercati, con il valore delle azioni della società francese di information technology scese di oltre il 15%.
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Il dietrofront sulla trattativa
Atos ha preso atto della decisione di Airbus di non proseguire più le trattative avviate nel febbraio 2023, sull’ipotesi di acquisizione di una quota di minoranza di Evidian. Secondo la Reuter, Airbus avrebbe deciso di interrompere la trattativa dopo aver ritenuto che le condizioni finanziarie non fossero soddisfacenti rispetto all’accordo originariamente avviato.
Avanti con una partnership strategica
Dal canto suo, la società francese, con quartier generale a Bezons, ha però confermato che, con Airbus, esplorerà altre opzioni e proseguirà i lavori per una partnership strategica e tecnologica a lungo termine tra Airbus ed Evidian. Quest’alleanza, secondo Atos, “ha il potenziale per creare un valore significativo per entrambe le società” e sarà sottoposta all’esame dei rispettivi consigli d’amministrazione.
Cybersecurity e supercomputer
Evidian che nascerà dallo scorporo di Atos raggrupperà le risorse più ambite, come la divisione di sicurezza informatica Bds e i supercomputer. Il ceo di Airbus, Guillaume Faury, aveva affermato il mese scorso che un accordo tra le due parti era strategico e utile perché nel settore aerospaziale il ruolo di big data, connettività e elaborazioni ad alta potenza è sempre più cruciale.
Atos, una leadership travagliata
Atos, che conta con 111.000 dipendenti, un fatturato annuo di circa 11 miliardi di euro e annovera fra i suoi clienti l’amministrazione e l’esercito francesi, avrebbe in cambio dell’ingresso di Airbus garantito una serie investimenti necessari per rafforzare la sua leadership nel settore, portando a termine il suo piano di scorporo dopo un periodo travagliato e contrassegnato da crisi di governance, pesanti perdite e forti oscillazioni dei prezzi delle azioni.