Saranno Arianspace e il razzo Vega-C a portare entro la fine del 2024 in orbita l’Eagle-1, il satellite sviluppato da Ses per l’Agenzia Spaziale Europea e destinato a supportare il primo sistema sovrano europeo di trasmissione codificate via satellite al servizio sia dei governi e delle istituzioni dell’Ue, ma anche dei settori economici critici e strategici che operano all’interno del suo territorio.
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Il Quantum Key Distribution
Questo sistema di trasmissioni, denominato tecnicamente Quantum Key Distribution (Qkd), si servirà di satelliti a bassa orbita, avrà il proprio segmento di Terra in Lussemburgo – dove la Ses ha il proprio quartier generale – e sarà testato e validato nell’arco di tre anni proprio grazie all’Eagle-1. Il progetto è sostenuto dalla Commissione Europea attraverso Horizon Europe e confinanziato dall’Esa.
L’infrastruttura a fisica quantistica
Il progetto Eagle-1 rientra all’interno dei cosiddetti Artes (Advanced Research in Telecommunications Systems) e dell’EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure) e mira a costituire nel 2027 una infrastruttura di comunicazione dati ultrasicura attraverso la fisica quantistica. Il contributo economico dell’Esa è invece fornito da Germania, Lussemburgo, Austria, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio e Repubblica Ceca e anche Italia.
L’architrave della sicurezza europea
Il progetto Eagle-1 è dunque destinato ad essere l’architrave della cybersecurity dell’Ue ed è partito ufficialmente il 22 settembre scorso con la firma a Parigi, in occasione della 73ma edizione dell’International Astronautical Congress, tra il numero uno dell’Esa, Josef Aschbacher e Steve Collar, amministratore delegato della Ses alla presenza anche del presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia.
Consorzio di 20 aziende
Industrialmente, il consorzio condotto da Ses è composto da 20 aziende e, ancora una volta, il contributo italiana sarà decisivo sia per Eagle-1 nello specifico sia per il sistema di lancio. Come è noto infatti, il Vega-C è opera per una porzione significativa di Avio, che ha firmato buona parte del corpo del razzo e progettato il sistema di propulsione che sarà anche utilizzato per l’Ariane 6.
Vega-C, oltre 40 lanci da fare
Con Eagle-1, il numero delle missioni affidate a Vega-C ha già superato i 40 lanci nei prossimi anni, tra quelli istituzionali, come in questo caso, e commerciali dando la possibilità all’Europa di sostenere con crescente autonomia i propri programmi spaziali proprio nel momento in cui, per evidenti motivi, occorre fare a meno dei razzi russi Soyuz e trovare soluzioni alternative.
La convalida di una tecnologia chiave
“Costruire il sistema end-to-end Eagle-1 per la trasmissione sicura dei dati e convalidare la tecnologia di distribuzione di chiavi quantistiche a lunga distanza è un progetto innovativo di cui beneficeranno gli Stati membri dell’Ue. Lavoriamo con Arianespace da decenni per portare i nostri satelliti nello spazio e siamo lieti che sia a bordo per lanciare in orbita il satellite Eagle-1” ha dichiarato Ruy Pinto, chief technology officer di Ses.
Al servizio della sicurezza europea
“Siamo lieti e onorati di questo rinnovato segno di fiducia da parte di Ses, il principale fornitore di servizi di connettività di contenuti a livello mondiale. Negli ultimi 38 anni, abbiamo effettuato 42 lanci per il nostro partner di lunga data e Vega C continuerà questa serie di successi. È un grande onore per noi sostenere le ambizioni dei nostri clienti e far parte di questa missione che mira a implementare la tecnologia di cybersicurezza satellitare europea” ha osservato Marino Fragnito, direttore della business unit Vega di Arianespace.