IL PROGETTO

Crittografia quantistica, Ses sceglie Arianspace per Eagle-1

Condividi questo articolo

Il satellite, sviluppato per l’Esa, sarà la pietra angolare del sistema europeo di trasmissione codificata dallo Spazio con tecnologia Quantum Key Distribution

Pubblicato il 10 Nov 2022

Nicola Desiderio

Eagle-1

Saranno Arianspace e il razzo Vega-C a portare entro la fine del 2024 in orbita l’Eagle-1, il satellite sviluppato da Ses per l’Agenzia Spaziale Europea e destinato a supportare il primo sistema sovrano europeo di trasmissione codificate via satellite al servizio sia dei governi e delle istituzioni dell’Ue, ma anche dei settori economici critici e strategici che operano all’interno del suo territorio.

Il Quantum Key Distribution

Questo sistema di trasmissioni, denominato tecnicamente Quantum Key Distribution (Qkd), si servirà di satelliti a bassa orbita, avrà il proprio segmento di Terra in Lussemburgo – dove la Ses ha il proprio quartier generale – e sarà testato e validato nell’arco di tre anni proprio grazie all’Eagle-1. Il progetto è sostenuto dalla Commissione Europea attraverso Horizon Europe e confinanziato dall’Esa.

L’infrastruttura a fisica quantistica

Il progetto Eagle-1 rientra all’interno dei cosiddetti Artes (Advanced Research in Telecommunications Systems) e dell’EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure) e mira a costituire nel 2027 una infrastruttura di comunicazione dati ultrasicura attraverso la fisica quantistica. Il contributo economico dell’Esa è invece fornito da Germania, Lussemburgo, Austria, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio e Repubblica Ceca e anche Italia.

L’architrave della sicurezza europea

Il progetto Eagle-1 è dunque destinato ad essere l’architrave della cybersecurity dell’Ue ed è partito ufficialmente il 22 settembre scorso con la firma a Parigi, in occasione della 73ma edizione dell’International Astronautical Congress, tra il numero uno dell’Esa, Josef Aschbacher e Steve Collar, amministratore delegato della Ses alla presenza anche del presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia.

Consorzio di 20 aziende

Industrialmente, il consorzio condotto da Ses è composto da 20 aziende e, ancora una volta, il contributo italiana sarà decisivo sia per Eagle-1 nello specifico sia per il sistema di lancio. Come è noto infatti, il Vega-C è opera per una porzione significativa di Avio, che ha firmato buona parte del corpo del razzo e progettato il sistema di propulsione che sarà anche utilizzato per l’Ariane 6.

Vega-C, oltre 40 lanci da fare

Con Eagle-1, il numero delle missioni affidate a Vega-C ha già superato i 40 lanci nei prossimi anni, tra quelli istituzionali, come in questo caso, e commerciali dando la possibilità all’Europa di sostenere con crescente autonomia i propri programmi spaziali proprio nel momento in cui, per evidenti motivi, occorre fare a meno dei razzi russi Soyuz e trovare soluzioni alternative.

La convalida di una tecnologia chiave

“Costruire il sistema end-to-end Eagle-1 per la trasmissione sicura dei dati e convalidare la tecnologia di distribuzione di chiavi quantistiche a lunga distanza è un progetto innovativo di cui beneficeranno gli Stati membri dell’Ue. Lavoriamo con Arianespace da decenni per portare i nostri satelliti nello spazio e siamo lieti che sia a bordo per lanciare in orbita il satellite Eagle-1” ha dichiarato Ruy Pinto, chief technology officer di Ses.

Al servizio della sicurezza europea

“Siamo lieti e onorati di questo rinnovato segno di fiducia da parte di Ses, il principale fornitore di servizi di connettività di contenuti a livello mondiale. Negli ultimi 38 anni, abbiamo effettuato 42 lanci per il nostro partner di lunga data e Vega C continuerà questa serie di successi. È un grande onore per noi sostenere le ambizioni dei nostri clienti e far parte di questa missione che mira a implementare la tecnologia di cybersicurezza satellitare europea” ha osservato Marino Fragnito, direttore della business unit Vega di Arianespace.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati