La Francia ha annunciato che non effettuerà test per le proprie armi Asat (Anti Satellite weapons) che coinvolgano satelliti in orbita creando pericoli originati dalle esplosioni stesse e soprattutto dai detriti che rendono lo spazio meno sicuro e sostenibile.
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L’annuncio con Macron negli Usa
L’annuncio è arrivato con un comunicato congiunto dei Ministri per l’Europa, gli Affari Esteri e le Forze Armate di Parigi in concomitanza con la visita di Emmanuel Macron negli Usa. Nell’occasione, il presidente della Repubblica francese si è recato presso il quartier generale della Nasa a Washington DC, intitolato a Mary W. Jackson, incontrando la vice presidente americana Kamala Harris e il padrone di casa, l’amministratore Bill Nelson.
Con Baptiste, Adenot e Pesquet
Macron era accompagnato dal presidente del Cnes, Philippe Baptiste, e dagli astronauti Sophie Adenot e Thomas Pesquet, quest’ultimo candidato per far parte del progetto Artemis e, di fatto, ad essere uno dei primi – se non il primo – europeo a toccare il suolo lunare. Il presidente transalpino ha discusso di alcuni programmi spaziali congiunti, primo fra tutti il Surface Water and Ocean Topography (Swot), missione preparata insieme da Nasa e Cnes in collaborazione con la canadese Csa e la britannica Uksa.
Lo Swot per analizzare gli oceani
Grazie a Swot, per la prima volta saranno analizzate tutte le superfici acquatiche terrestri grazie ad un satellite, costruito dalla Thales Alenia Space, che decollerà il prossimo 15 dicembre dalla base della Space Force di Vandenberg a bordo di un vettore Falcon 9. In occasione della visita, Macron e la Harris hanno anche potuto vedere in anteprima le immagini raccolte dal telescopio James Webb delle due galassie II ZW 96, situate a 500 milioni di anni luce.
Verso la Luna
Usa e Francia hanno parlato per rafforzare la loro cooperazione spaziale nei settori civili, commerciali e della sicurezza nazionale, ma non sono stati dati molti dettagli. Di sicuro, Nelson è Baptiste hanno firmato un accordo per imbarcare su una missione commerciale Clps (Commercial Lunar Payload Services) nell’ambito del programma Artemis, il Farside Seismic Suite, uno strumento di rilevamento sismologico destinato ad essere posizionato nel cratere di Schrödinger, nella parte oscura della Luna per il 2025.
Francia decima a prendere posizione
Ma la questione che ha fatto più notizia pubblicamente è che la Francia è la decima nazione che si allinea alla dichiarazione di intenti fatta dagli Usa lo scorso aprile ad astenersi dal condurre test armati nello spazio contro i satelliti. Nell’occasione, Parigi aveva ufficialmente applaudito all’iniziativa americana alla quale nei mesi successivi si sono associati altri paesi. Washington ha avviato la moratoria dopo che la Russia il 15 novembre 2021 aveva distrutto il proprio satellite Cosmos-1408 per dimostrare le capacità del proprio missile ipersonico Nudol.
La risoluzione degli Onu
Francia e Stati Uniti si sono fatte anche promotrici di una risoluzione dell’Onu (A/C.1/77/L.62) dal titolo “Destructive direct-ascent anti-satellite missile testing” del I novembre scorso con la quale si condannano questi test con 154 voti a favore e 8 contro da parte di Bielorussia, Bolivia, Cina, Cuba, Iran, Nicaragua, Russia e Siria. Si sono invece astenuti in 10: India, Laos, Madagascar, Pakistan, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Togo, Uganda e Zimbabwe.
Messaggio a Russia e Cina
Gli altri otto paesi ad aver dichiarato di non voler effettuare test missilistici spaziale contro i satelliti sono Australia, Canada, Corea del Sud, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Regno Unito e Svizzera. Kamala Harris ha pubblicamente ringraziato per l’impegno Macron il quale ha definito “attori folli” coloro che invece li hanno già condotti e li legittimano. Il riferimento non è solo alla Russia, ma anche alla Cina che nel 2007 distrusse il satellite polare FY-1C.
I primi sono stati gli Usa
I primi ad effettuare un test Asat sono stati però proprio gli Usa che nel 1985, in piena Guerra Fredda e con il tema dello Scudo Stellare al centro del dibattito, hanno distrutto un proprio satellite in orbita, il P78-1 Solwind con un missile Asm-135 Asat. Altri due test sono stati effettuati nel 2006 e nel 2008. Anche l’India ha effettuato un test simile nel 2019 con un missile Asat contro un satellite di prova a 300 km di altitudine. Israele ha pure sviluppato il missile Hetz 3, dotato di capacità balistiche di intercettazione extra atmosferiche, ma non sono riportati test condotti. Anche la Francia ha dichiarato di non aver mai effettuato test di questo tipo.