SOVRANITA’ TECNOLOGICA

5G e satelliti pilastri della Difesa Ue: via al progetto 5G Compad

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Il Fondo europeo mette sul piatto 27 milioni di euro. Costituito un consorzio che vede in campo una ventina di imprese. Supporto da parte di dieci governi e ministeri. Obiettivo: dare vita a sistemi di comunicazione multidimensionali

Pubblicato il 23 Gen 2023

Nicola Desiderio

5G Compad

Il Fondo Europeo per la Difesa ha assegnato 27 milioni di euro sui 37,1 totali per 5G Compad (5G Communications for Peacekeeping and Defence), il progetto che mira a fornire alle forze di difesa europee un sistema di comunicazione multidimensionale basato sullo standard 5G, efficiente e resiliente, da applicare e integrare alle piattaforme di Difesa nazionali e dell’Unione.

Ci sono 19 aziende, Leonardo compresa

Obiettivo del sistema è migliorare la resilienza, l’efficienza nei costi e le capacità a livello operativo, tattico e strategico. Per confezionarlo sono state chiamate a raccolta 19 aziende tra fornitori di 5G, compagnie tecnologiche, esperti in materia, integratori di sistemi di difesa, istituti di ricerca ed operatori. Tra questi c’è anche Leonardo insieme a Saab (capofila), Ericsson, Rheinmetall, Bittium, Nokia, Thales, Inster, Eightbells, Intracom Defense, Cafa Tech, Telenor, Sintef, FFI (NO Gov), Lmt, AIT, Synkzone, Bhe and Apr Technologies.

Dieci governi nazionali

I partner provengono da 12 paesi tra cui 11 dell’Unione Europea (Italia, Francia, Germania, Grecia, Spagna, Svezia, Finlandia, Lituania, Estonia, Ungheria, Austria) più la Norvegia e a supporto vi sono 10 governi nazionali con i loro rispettivi ministeri delle Difesa. Del progetto si parla già dal 2021, è partito il 1 dicembre 2022 e ha preso il via nel corso di una riunione tenutasi a Stoccolma con la partecipazione della Commissione Europea, i rappresentanti degli stati membri e quelli del consorzio industriale.

Un progetto di 36 mesi

Il programma 5G Compad mira a rafforzare la resilienza e la sovranità tecnologica dell’Unione Europea attraverso l’innovazione e il supporto fornito dalla propria industria. Avrà una durata di 36 mesi nel corso dei quali sarà realizzato un prototipo con il quale sarà condotto un test operativo con diverse piattaforme e sistemi di difesa. Inoltre si punterà anche ad innalzare il livello di sicurezza per i sistemi di informazione, l’interoperabilità tra le varie forze e la superiorità operativa.

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