Battuta d’arresto per l’acquisizione di Inmarsat da parte di Viasat. Dopo il via libera del governo britannico all’operazione da 7,3 miliardi di dollari, l’Antitrust Uk ha chiuso la prima fase dell’indagine sulla fusione con un “altolà” temporaneo. Tale stop è dettato dal fatto che il nuovo colosso, secondo l’Antitrust britannico, potrebbe minare la concorrenza nel mercato dei servizi Wi-fi forniti alle compagnie aree e questo si tradurrebbe in una connessione wireless più costosa e di minor qualità per i passeggeri a bordo dei voli di linea.
Viasat, azienda globale delle comunicazioni con sede centrale in California, e Inmarsat, fornitore globale di servizi di comunicazione mobili via satellite con quartier generale nel Regno Unito, hanno cinque giorni di tempo (fino al 13 ottobre) per offrire risposte (e soluzioni) che tranquillizzino l’Autorità per la concorrenza e i mercati (Cma) su questo fronte altrimenti seguirà un’indagine approfondita che rischia di trascinare la conclusione dell’iter al prossimo anno.
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Cma: l’accordo potrebbe escludere i competitor dal mercato
Secondo l’Antitrust Uk, l’accordo renderebbe gli operatori satellitari Viasat e Inmarsat due dei “più forti” fornitori di servizi di connettività in volo (Ifc) per le compagnie aeree in un mercato che registra pochi altri concorrenti già consolidati.
Sebbene SpaceX, OneWeb e altri nuovi attori abbiano in programma di fornire servizi Ifc dall’orbita non geostazionaria (Ngso), l’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito nutre dei dubbi sul fatto che qualcuno “sia nella posizione di competere efficacemente” con la società risultante dalla fusione.
Dall’indagine della Cma è anche emerso che è difficile per le compagnie aeree cambiare fornitore una volta che abbiano installato le antenne Ifc sui loro aerei. Per questo, l’Antitrust teme che il nuovo colosso Viasat-Inmarsat potrebbe di fatto bloccare gran parte della base di clienti prima che altri fornitori di tali servizi siano in grado di competere sul mercato.
Infine, la preoccupazione per i viaggiatori: la perdita di concorrenza nel comparto della connettività a bordo degli aerei potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità del servizio garantito ai passeggeri.
Dankberg (Viasat): “Decisione non inaspettata”
Mark Dankberg, amministratore delegato di Viasat, ha affermato che la decisione della Cma di aprire un’indagine più approfondita “non è inaspettata, anche se il segmento Ifc rappresenta meno del 10% dei ricavi della società combinata”.
Per il Ceo di Inmarsat, Rajeev Suri, “non manca la concorrenza nella connettività satellitare per il settore dell’aviazione”.