Grazie ai satelliti della costellazione Starlink, le zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione avranno un collegamento a Internet, dopo che acqua alta e frane hanno interrotto la connessione alla Rete, isolando di fatto queste zone.
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Unipol e la gara di solidarietà
In una gara di solidarietà per riportare il segnale là dove le condizioni sono più difficili, il Gruppo Unipol ha acquistato i primi terminali Starlink dalla SpaceX, l’azienda di Elon Musk che, da parte sua, ha orientato i suoi satelliti per portare alla Romagna il massimo segnale e la maggior copertura possibili. In questa corsa contro il tempo cruciale è stato il lavoro di squadra che ha coinvolto Lepida, società partecipata della Regione, che, con i tecnici Unipol, ha configurato gli apparecchi per permettere la connessione dopo aver condiviso con sindaci e rappresentanti dei Comuni i punti utili per le installazioni.
Una doppia fornitura
Una prima fornitura, cui ne seguirà un’altra numericamente simile nei prossimi giorni, sempre grazie al Gruppo Unipol, servirà a collegare i casi di interruzione più gravi in tutto il territorio alluvionato in base all’analisi di Lepida. I gruppi satellitari sono di due tipologie: i più numerosi, di capacità maggiore, sono quelli fissi e geolocalizzati; mentre gli altri, di capacità più bassa, sono mobili e prevedono un’installazione più semplice.
Ricollegare ospedali, scuole e imprese
In una nota la Regione Emilia Romagna ha fatto sapere che si è ”al lavoro per portare la connettività interrotta dall’alluvione e dalle frane e ricollegare alla rete internet, ospedali, uffici pubblici, scuole, gruppi di cittadini che si trovano in zone isolate o sfollati nelle palestre. Così come imprese delle zone più colpite. Sono in partenza da oggi oltre cento gruppi satellitari che saranno installati nei prossimi giorni nel territorio che si trova in situazione più critica: dalla provincia di Ravenna a Rimini”.
Mobilitati i satelliti Copernicus
Un aiuto alla Protezione civile impegnata nel portare i soccorsi nelle zone colpite dall’alluvione e dagli smottamenti arriva sempre dai satelliti con la mobilitazione del servizio Copernicus Ems Rapid Mapping (nell’ambito del programma spaziale europeo per l’osservazione della Terra). È operativa anche la nuova componente aerea del Cems per integrare i dati satellitari Copernicus con quelli generati dal sorvolo aereo delle aree analizzate dallo Spazio.