SpaceX si prepara a una valutazione stellare: 125 miliardi di dollari sul mercato secondario, che ne farebbero la startup di maggior valore negli Stati Uniti. Una vendita di quote della società di Elon Musk in corso sul mercato secondario starebbe infatti portando il valore di ogni azione di SpaceX a 72 dollari, facendo schizzare la valutazione complessiva oltre i 125 miliardi, in base alle fonti confidenziali sentite da Reuters. Attualmente Space X è valutata 100 miliardi (56 dollari per azione nello scorso round di vendita) ed è superata da Stripe, startup del fintech quotata 115 miliardi sul mercato secondario.
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Musk a caccia di liquidità per Twitter?
In questa nuova vendita di azioni SpaceX non ha emesso nuove quote ma potrebbe farlo nella seconda metà dell’anno, riporta l’agenzia di informazione, chiarendo di non sapere al momento se il ceo Musk, che possiede il 44% di SpaceX, sia tra i venditori delle quote. La liquidità potrebbe essere utile all’imprenditore (che è anche il ceo di Tesla) nell’accordo di acquisto di Twitter, al momento in pausa ma del valore di 44 miliardi di dollari.
SpaceX, che compete con Blue Origin di Jeff Bezos e con Virgin Galactic di Richard Branson, ha ottenuto finanziamenti equity di 337,4 milioni di dollari a dicembre e di 1,16 miliardi ad aprile.
SpaceX ha lanciato metà della flotta Starlink
Intanto la flotta di satelliti Starlink di SpaceX per connettività Internet globale ha superato la metà delle unità previste: con i due lanci consecutivi di 53 satelliti ciascuno avvenuti il 13 e il 14 maggio, sempre sul razzo proprietario Falcon 9, l’azienda di Musk ha raggiunto il numero di 2.600 satelliti in orbita sui 4.408 previsti, e un nuovo lancio in programma per il 18 maggio permetterà di arrivare a 2.653. Di questi satelliti sarebbero attualmente funzionanti 2.321 veicoli, secondo un conteggio non ufficiale dell’astrofisico Jonathan McDowell.
La rete Starlink è già disponibile in 32 Paesi ed è di gran lunga la flotta di satelliti più grande mai messa in orbita: la rivale OneWeb si colloca al secondo posto con largo distacco, avendo lanciato 428 delle 648 unità previste. L’obiettivo dell’azienda di Musk è di raggiungere un numero totale di 42.000 satelliti; saranno distribuiti su cinque diversi gusci orbitali intorno alla Terra, a diverse altitudini e inclinazioni.