La corsa per dotare i cellulari di una connessione satellitare è sempre più “affollata” di contendenti: nell’arena dei “big” scesi in campo per sviluppare questa tecnologia entra anche Omnispace, azienda americana con quartier generale a Tysons, in Virginia.
Come annunciato da Brian Pemberton, chief commercial officer di Omnispace, l’azienda “possiede già lo spettro per le comunicazioni da telefono a satellite e sta lavorando freneticamente per costruire una costellazione di satelliti necessari per tali trasmissioni”.
L’Eldorado della connettività satellitare
Sempre più player nel mondo guardano ai satelliti come una nuova frontiera da esplorare per garantire una connessione a portata di smartphone. A inizio settembre Apple ha annunciato in diretta streaming che il suo iPhone 14, il nuovo gioello di casa Cupertino, è in grado di lanciare messaggi d’emergenza in zone non coperte dal segnale terrestre tramite i satelliti della rete Globalstar, aziende statunitense che possiede una costellazione di 48 satelliti.
Una manciata di giorni prima, T-Mobile ha svelato al mondo (sempre in streaming online) la sua partnership con SpaceX per abilitare funzionalità simili tra i telefoni dei suoi clienti e i satelliti della costellazione Starlink della SpaceX di Elon Musk. I satelliti Starlink trasmetteranno il segnale direttamente ai telefoni cellulari andando quindi a chiudere il digital divide nelle aree più remote o in cui il segnale mobile non è performante.
Poche settimane fa, Lynk Global (azienda con base in Virginia) si è assicurata l’autorizzazione della Fcc, l’Authority americana per le telecomunicazioni, di lanciare servizi base di connettività satellitare sfruttando l’operatività di un primo gruppo di 10 satelliti Lynk Tower. Tali servizi includerebbero anche avvisi di emergenza e connettività per dispositivi Internet of Things.
Anche AST SpaceMobile, Iridium, EchoStar e altri hanno annunciato piani per entrare nel mercato attraverso una varietà di strategie.