Tre mosse per accelerare l’integrazione tra satelliti e reti mobile terrestri. Servono nuove regole armonizzate a livello globale, un miglior coordinamento dell’utilizzo dello spettro radio e una maggiore cooperazione internazionale sui sistemi di supporto vitali per le costellazioni in orbita terrestre bassa (Leo). Non ha dubbi Janet Hernandez, presidente della società di consulenza statunitense per le telecomunicazioni e la tecnologia Tmg, che è intervenuta nel terzo episodio della serie Space Connect dell’Itu, l’International Telecommunication Union, l’agenzia delle Nazioni Unite.
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Essenziali nuove norme
I satelliti in orbita terrestre bassa operano in sinergia con reti di telecomunicazioni di sistemi terrestri all’interno di un ciclo di connettività digitale che sta rivoluzionando il settore delle comunicazioni a livello globale. E le innovazioni satellitari continueranno a rimodellare i requisiti normativi per la infrastrutture terrestri.
“I sistemi a terra sono assolutamente essenziali per il successo e il funzionamento delle costellazioni Leo, e la loro regolamentazione richiede un approccio innovativo – ha affermato Patricia Cooper, moderatrice del terzo episodio -. Sebbene non si tratti di un insieme di problemi semplice, essi però devono essere assolutamente affrontati”.
L’approccio del Regno Unito
Mercati sviluppati come il Regno Unito hanno tratto preziosi insegnamenti dal rilascio delle licenze per i gateway e dalla gestione delle interferenze radio per i sistemi Leo.
“A causa della natura dinamica dei servizi Ngso (Non-geostationary orbit), il rischio di interferenze è aumentato”, ha evidenziato Elizabeth Quintana, responsabile della politica di autorizzazione spaziale per l’Autorità di regolamentazione delle comunicazioni britannica Ofcom.
Per consentire la concorrenza sul mercato e garantire servizi affidabili, questa Autorità britannica “ha imposto ai titolari di licenze Ngso l’obbligo di collaborare tra loro”.
Il caso del Brasile
Il Brasile, per esempio, ha bisogno di reti Leo per colmare le lacune nei servizi mobili e Internet a banda larga, in particolare per le comunità isolate della regione amazzonica.
“Questa portata offre, ovviamente, grandi opportunità, ma anche significative sfide normative – ha detto Kim Mota, consulente senior dell’ente regolatore nazionale Anatel -. L’innovazione normativa è essenziale per sfruttare appieno il potenziale delle comunicazioni satellitari e dei mercati emergenti”.
Per questo motivo, il Brasile mira a semplificare il processo di licenza, applicando tariffe fisse e agevolando le autorizzazioni
Requisiti nazionali contrastanti
I player satellitari che mirano a espandersi a livello globale possono trovarsi di fronte ostacolati a causa di requisiti nazionali contrastanti. “Ciò rallenta il processo ed è molto macchinoso”, ha osservato Hernandez.
Da qui la necessità che operatori e autorità di regolamentazione collaborino per sostenere la crescita del settore satellitare, garantendo al contempo servizi affidabili e di alta qualità per i consumatori.