Durante l’alluvione in Emilia Romagna la Protezione Civile ha attivato il servizio satellitare d’emergenza di Copernicus, e questo ha consentito di ottenere informazioni geospaziali importanti per le operazioni di soccorso e una prima quantificazione dei danni. Si tratta del servizio Ems Rapid Mapping, che è stato avviato nel 2012 con l’obiettivo di fornire in tutto il mondo informazioni satellitari per diversi tipi di emergenze. In questo caso, il 16 maggio, ad attivare la nuova versione del servizio in grado di integrare i dati provenienti dai satelliti con quelli rilevati dagli aerei, è stata la Protezione Civile.
Ma quello che riguarda l’Emilia Romagna è soltanto l’ultimo caso di una lunga serie di occasioni in cui i satelliti vengono utilizzati nella gestione delle emergenze: un’applicazione pratica di strumenti nati a scopi scientifici, come nel caso delle Sentinelle di Copernicus, che hanno come scopo principale quello dell’osservazione del pianeta.