SpaceX ha mandato in orbita i primi satelliti Starlink dotati di funzionalità direct-to-cell nel gennaio di quest’anno. Ma, in sei mesi, ha rapidamente aumentato il numero di satelliti con questa capacità a più di 100. Un traguardo tagliato dopo l’ultimo lancio di inizio luglio, quando dalla base spaziale di Cape Canaveral (Florida), è decollata la missione con un carico totale di 20 satelliti Starlink, tra cui 13 satelliti direct-to-cell.
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Partnership con T-Mobile
Questi satelliti sono progettati per comunicare direttamente con i telefoni cellulari senza alcuna modifica allo scopo di fornire servizi al di fuori delle reti cellulari terrestri. A questo proposito, il direttore senior di SpaceX, Sara Spangelo, ha detto in un post su “X” che il servizio commerciale con il partner T-Mobile inizierà negli Stati Uniti in autunno, con i satelliti che utilizzano già una porzione dello spettro nazionale a banda media dell’operatore multinazionale per comunicare con i telefoni cellulari. Così Spangelo: “Con oltre 100 satelliti direct-to-cell già lanciati e altre centinaia previsti per quest’anno, siamo entusiasti di fornire una connettività ubiqua ai nostri clienti, a partire da T-Mobile negli Stati Uniti quest’anno”.
In campo anche Apple
Numerosi operatori satellitari, società di telecomunicazioni e produttori di dispositivi stanno perseguendo la connettività satellite-cellulare attraverso diverse partnership e metodi di condivisione dello spettro. Apple, che utilizza i satelliti di Globalstar, ha recentemente annunciato di voler espandere la messaggistica satellitare sull’iPhone con iOs 18 al di là delle sole situazioni di emergenza, e la messaggistica satellitare sarà un’opzione quando le connessioni cellulari e wifi non siano disponibili.