È una svolta per le applicazioni satellitari in grado di supportare l’elaborazione avanzata di sensori, intelligenza artificiale e apprendimento automatico nello Spazio. L’ultima innovazione di Alpha Data si chiama Adm-Vb630 per la progettazione, lo sviluppo e l’implementazione in ambito spaziale.
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Analisi dei dati
L’Adm-Vb630 consente uno sviluppo rapido e conveniente e una prototipazione rapida. È ideale per l’elaborazione avanzata dei sensori di bordo, supportando la crescente domanda di analisi dei dati nelle costellazioni satellitari in espansione.
AI in orbita
Porta inoltre nello Spazio capacità di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, aprendo nuove possibilità per l’intelligenza in orbita.
L’Adm-Vb630 facilita applicazioni quali il rilevamento di anomalie a bordo e la pre-elaborazione dei dati dei sensori, apportando vantaggi a settori quali l’osservazione della Terra, l’agricoltura, la silvicoltura e il rilevamento delle perdite, oppure potrebbe migliorare l’elaborazione del segnale e le comunicazioni satellitari, garantendo una maggiore precisione nelle soluzioni Pnt (posizione, navigazione e temporizzazione) e di connettività.
Riconfigurazione in orbita
“L’Adm-Vb630 rappresenta un significativo passo avanti nella riconfigurazione in orbita e nell’inferenza AI ad alte prestazioni e bassa latenza nello Spazio – ha affermato Ken O’Neill, architetto dei sistemi spaziali di Amd -. Il suo design robusto e le capacità di intelligenza artificiale stanno contribuendo a potenziare la prossima generazione di applicazioni spaziali, dall’osservazione della Terra alle comunicazioni satellitari avanzate”.
Soluzione potente ed efficiente
“Alpha Data continua a superare i confini della tecnologia di elaborazione riconfigurabile con capacità spaziale con Adm-Vb630, offrendo una soluzione potente ed efficiente per le applicazioni satellitari di prossima generazione – ha detto Andrew McCormick, direttore tecnico e cto di Alpha Data -. Abilitando l’intelligenza artificiale e l’elaborazione avanzata dei sensori nello spazio, stiamo aprendo nuove frontiere per l’intelligence in orbita e per le applicazioni mission-critical”.