IL LANCIO

Partito Spei Satelles con il messaggio del Papa a bordo

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A coordinare la missione su impulso del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, è l’Asi in collaborazione con il Politecnico di Torino. Nel nanobook le parole del Pontefice: “Perché avete paura, non avete ancora fede?”

Pubblicato il 13 Giu 2023

L. O.

C’è il messaggio del Papa a bordo del satellite lanciato nello Spazio con la missione Spei Satelles  partita con successo dalla base Usa di Vandenberg, California. “Perché avete paura, non avete ancora fede?” le parole di Francesco contenute nel CubeSat. L’Agenzia Spaziale Italiana ricorda che a coordinare la missione Spei Satelles, su impulso del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, è l’Asi in collaborazione con il Politecnico di Torino, i cui ricercatori e studenti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale hanno realizzato il CubeSat 3U.

Il CubeSat con all’interno il Nanobook, realizzato dal Cnr, sarà posizionato in orbita grazie al veicolo di trasferimento orbitale Ion dell’italiana D-Orbit che è stato lanciato con un razzo Falcon9. Il satellite cuore della missione custodisce il Nanobook, con le parole del Papa, una trasmittente e un chip di memoria che invitano, simbolicamente, le persone a sperare ed agire per condividere speranza.

L’Agenza Spaziale Italiana sottolinea che la microscopica lastra di silicio riporta, in uno spazio infinitesimale, il testo del libro ‘Perché avete paura? Non avete ancora fede’ che raccoglie le riflessioni e le immagini del Papa durante i giorni terribili della pandemia ed in particolare della Statio Orbis del 27 marzo 2020.

La “voce” del satellite sarà una trasmittente che in banda radio amatoriale – sulla frequenza di 437.5 MHz modulazione: GMSK a 9600 bit/s e protocollo: AX.25 – trasmetterà messaggi desunti dal Magistero Pontificio sulla speranza. Al sorgere del sole nei diversi punti del globo sarà possibile essere raggiunti dalle parole del Papa.

Il punto di vista degli esperti

Sono molti gli esperti che hanno contribuito alla realizzazione della missione spaziale Spei Satelletes che sta portando nello spazio il messaggio di speranza del Papa dedicato all’umanità intera e se c’è chi l’ha definita “una sfida” da realizzare in poco tempo, per altri è “una meravigliosa avventura”. Per Silvia Natalucci, responsabile dell’Unità Micro e Nanosatelliti dell’Asi e che ha coordinato la missione, “realizzare questa missione in un tempo così breve è stata una bella sfida”. Una sfida, sottolinea, “vinta soprattutto grazie alla determinazione con cui i giovani del team congiunto Asi-Politecnico di Torino hanno inseguito il sogno di portare nello spazio questo piccolo satellite che, in sintonia con l’etimologia latina della parola, sarà custode del messaggio di fiducia e speranza che Papa Francesco, il 27 marzo 2020, ha voluto offrire al mondo sofferente per la pandemia; un perfetto esempio di come un uso pacifico delle tecnologie possa contribuire alla creazione di una cultura condivisa di pace e speranza fra i popoli”.

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