L’aeroporto di Ancona è in prima fila per il lancio di satelliti dal suolo italiano. È quanto previsto, in estrema sintesi, dall’accordo quadro di collaborazione strategica e operativa sottoscritto tra la Regione Marche e il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il fine, si legge in una nota, è di “cooperare per l’individuazione e lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca, innovazione trasferimento tecnologico ed altre iniziative comuni nell’ambito del settore aerospaziale”.
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Grande opportunità per le Marche
A firmare l’intesa sono stati Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, ed Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento di ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti del Cnr. Con loro anche Alexander D’Orsogna, amministratore delegato dell’International Airport di Ancona; Andrea Antonini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, e Francesco Baldelli, assessore alle Infrastrutture della Regione Marche.
“Questo accordo – ha sottolineato Acquaroli – costituisce una grande opportunità di sviluppo nel settore aerospaziale per indirizzare sempre di più la nostra regione verso l’innovazione e mettere a terra al più presto progetti concreti”.
Aeroporto di Ancora, posizione ideale
“Questo accordo è una pietra miliare – ha aggiunto l’Ad D’Orsogna – che avvia un percorso di posizionamento della Regione stessa e dell’aeroporto in materia di aerospazio come eccellenza nazionale e internazionale”. L’aeroporto di Ancora grazie sarà la piattaforma per le operazioni di aerospazio: “La pista di tre chilometri, la vicinanza al mare, l’assenza di barriere urbanistiche nel raggio di dieci chilometri sono caratteristiche perfette per attività di aviolancio, ossia per lanciare in orbita microsatelliti ad uso industriale – continua -. Questo è il cuore dell’accordo e questo ci permetterà di aprire una prima porta di autonomia di accesso allo Spazio per tutta l’Italia”.
Strategiche le partnership con le Regioni
Per il direttore Campana, “la space economy è un comparto produttivo e finanziario in forte espansione, in grado di sviluppare opportunità tecnologiche in diversi e importanti settori, da quelli industriali ed economici alla sicurezza e difesa. Il Cnr è fortemente interessato a promuovere le attività scientifiche legate allo Spazio e aerospazio. Risulta strategico, per il mondo della ricerca scientifica, attivare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni regionali finalizzate alla possibilità avviare attività di test direttamente su suolo italiano, contribuendo all’innovazione made in Italy e al trasferimento di competenze verso il mondo delle Pmi”.
Volano per l’economia locale
“La Regione Marche – ha spiegato ancora Campana – vanta infrastrutture aeroportuali e un tessuto industriale di eccellenza nel settore dello Spazio e aerospazio, in grado di favorire know-how e contribuire all’autonomia del Paese, ad esempio, nello svolgimento di attività di accesso allo spazio attraverso sistemi di aviolancio. Il Cnr prosegue, pertanto, a fornire supporto scientifico-tecnologico a questo fondamentale settore che abbraccia ambiti applicativi sempre più ampi, dalla gestione del rischio al monitoraggio delle infrastrutture critiche (elettricità, acqua e gas, mobilità stradale), dall’agricoltura automatizzata di precisione ai mezzi di trasporto autonomi fino all’Internet of Things, per nuovi protocolli di comunicazione”.