IL RICONOSCIMENTO

Donne europee dell’aerospazio: sul podio Simonetta Cheli



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A capo del direttorato dell’Agenzia Spaziale Europea per l’Osservazione della Terra si aggiudica il Wia-Europe Outstanding Achievements Award 2024

Pubblicato il Oct 16, 2024



osservazione della terra, base di lancio 2

È stato assegnato a Simonetta Cheli il Wia-Europe Outstanding Achievements Award 2024, il più prestigioso premio assegnato dall’associazione delle donne europee per l’aerospazio (Wia – .

Donne nell’aerospazio

Destinato alle donne che hanno ottenuti risultati eccezionali, il premio è stato consegnato a Simonetta Cheli, a capo del direttorato dell’Agenzia spaziale europea per l’osservazione della Terra, nell’ambito del Congresso internazionale di astronautica Iac di Milano. “Ricevere questo premio è un grande onore – ha affermato Cheli – È l’occasione per dare una motivazione alle giovani perché scelgano di studiare le discipline scientifiche”.

“La diversità è una priorità assoluta anche all’Esa per incoraggiare un maggior numero di donne a impegnarsi nello spazio e, più in generale, nei settori Stem”, rileva l’Agenzia spaziale europea in una nota.

Osservazione della Terra

Simonetta Cheli si è sono laureata in scienze politiche con specializzazione in diritto internazionale all’Università i Firenze, dove ho svolto una tesi sul diritto delle telecomunicazioni spaziali. Ha studiato anche diritto ed economia a Yale e ho conseguito un master in studi diplomatici e strategici a Parigi. Ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro come tirocinante alla Commissione europea prima di entrare all’Esa.

Cheli all’Agenzia spaziale ha lavorato per tanti anni occupandosi di relazioni internazionali, strategia e programmi e relazioni istituzionali, appassionandosi allo Spazio e a tutte le sue applicazioni prima di approdare alla direzione dell’osservazione della Terra, dove lavora da oltre 16 anni.

Cambiamento climatico

“All’epoca avevamo lanciato in orbita solo tre satelliti per la scansione del nostro Pianeta e si cominciava a parlare per la prima volta di cambiamenti climatici – ha spiegato in un’intervista all’organizzazione non profit a Women In Aerospace Europe (Wia-Europe) -. Se si pensa che oggi abbiamo ben 15 satelliti che scansionano gli oceani, l’atmosfera, i venti e i ghiacci, e che altri 39 sono in fase di realizzazione con l’industria spaziale europea, si capisce quanto sia stato fatto dai miei colleghi e quanto sia facile amare un lavoro come questo, dove la cooperazione internazionale ed europea è al centro di ciò che si fa su temi come il cambiamento climatico e l’ambiente”.

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