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Accordo Esa – Space Compass, Internet mille volte più veloce



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L’Agenzia spaziale europea e la Corporation giapponese hanno siglato un memorandum d’intesa per connessioni super rapide e sicure grazie alle comunicazioni ottiche che inviano segnali luminosi tra satelliti in orbita attorno alla Terra

Pubblicato il 9 apr 2025



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Grazie alla partnership siglata tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e la giapponese Space Compass Corporation, le persone potranno comunicare fino a mille volte più velocemente utilizzando collegamenti ottici ad alta capacità tra satelliti.

Segnali luminosi tra satelliti

I due partner hanno annunciato l’intenzione di esplorare la possibilità di collegare due reti di comunicazione ottica che inviano segnali luminosi tra satelliti in orbita attorno alla Terra.

La connessione delle reti aprirà la strada a una trasmissione molto più rapida e ad alta intensità di dati e a reti più sicure e affidabili, potenziando ogni cosa, dall’accesso a Internet all’esplorazione dello Spazio.

Comunicazione ottica

L’accordo prevede il collegamento di due reti di comunicazione ottica: il sistema dimostrativo High Throughput Optical Network (Hydron) dell’Esa e la rete Laiden del Giappone.

Hydron mira a dimostrare la prima rete di trasporto ottico multiorbitale al mondo nello Spazio, offrendo velocità Internet di terabit al secondo, migliaia di volte più veloci di molte delle attuali connessioni convenzionali. Aiuterà a colmare il divario digitale e ad aprire nuove possibilità nelle comunicazioni globali.

Nel frattempo, il progetto Laiden supervisionato dall’Organizzazione giapponese per lo sviluppo delle nuove energie e delle tecnologie industriali prevede il lancio di un satellite commerciale in un’orbita geostazionaria e l’offerta di servizi di trasmissione di dati ottici come parte di questa dimostrazione in orbita.

Costruire una rete multistrato

La partnership creerà una rete che collegherà diversi strati orbitali, tra cui l’orbita geostazionaria, l’orbita terrestre media e i satelliti in orbita terrestre bassa, nonché le stazioni terrestri. Questo approccio globale mira a costruire reti di comunicazione più resilienti, che possano servire meglio sia le applicazioni spaziali che quelle terrestri.

La collaborazione si svilupperà attraverso tre fasi chiave: inizierà con la valutazione della fattibilità tecnica, passerà allo sviluppo di protocolli di test congiunti e culminerà nella convalida completa del sistema. Questo approccio metodico garantisce che la rete risultante soddisfi i più elevati standard di affidabilità e prestazioni.

Programma strategico

Il progetto Hydron dell’Esa rientra nel programma strategico per le comunicazioni ottiche e quantistiche ScyLight, che fa parte del programma di ricerca avanzata nei sistemi di telecomunicazione dell’Agenzia, a supporto dell’industria spaziale in Europa e Canada nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia.

Collaborazione internazionale

“Questa partnership esemplifica l’impegno dell’Esa nel promuovere la collaborazione internazionale nello sviluppo e nella dimostrazione delle comunicazioni ottiche – ha detto Harald Hauschildt, responsabile dell’ufficio per le comunicazioni ottiche e quantistiche dell’Esa -. Il progetto mostra come gli Stati membri dell’Esa stanno guidando, sviluppando e dimostrando tecnologie di comunicazione ottica riconosciute e di livello mondiale a vantaggio del nostro settore e dei partner internazionali”.

Passo cruciale

“Questo memorandum d’intenti con l’Esa rappresenta un passo cruciale verso la realizzazione di una rete di comunicazione ottica veramente globale – ha affermato Koichiro Matsufuji, co-amministratore delegato di Space Compass -. Integrando il progetto giapponese Laiden con il sistema Hydron dell’Esa, stiamo facendo progredire la fattibilità tecnica di un relay di dati ad alta velocità e alta capacità tra più strati orbitali. Questa partnership è anche in linea con la nostra visione di una rete informatica integrata nello Spazio, in cui tecnologie di comunicazione e informatica innovative convergono per creare un’infrastruttura spaziale più connessa ed efficiente”.

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