È un accordo che segna una pietra miliare nella connettività a banda ultralarga. La Global Satellite Operators Association (Gsoa) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno siglato un Memorandum of intent (Moi) per un ecosistema 5G e 6G basato sullo Spazio, per innovare le stesse reti 5G e 6G e per la loro integrazione con tecnologie satellitari e terrestri.
Il Moi, firmato da Isabelle Mauro, direttore generale del GSOA, e da Francisco-Javier Benedicto Ruiz, acting director of connectivity & secure communications dell’Esa, sancisce l’impegno di entrambe le organizzazioni a collaborare strettamente nel perseguimento degli obiettivi comuni in questo settore.
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Innovare 5G e 6G
Questa partnership strategica tra Gsoa ed Esa ha lo scopo di avvicinare la comunità mobile e quella satellitare, per accelerare l’innovazione nell’integrazione dei satelliti nelle reti 5G e 6G, sfruttando i punti di forza e le competenze uniche che ciascuna ente porta con sé. Il Moi stabilisce un quadro di cooperazione per promuovere l’innovazione, lo scambio di conoscenze e il sostegno reciproco.
Un mondo connesso
“Il Gsoa – ha detto Mauro – si impegna attivamente nell’ecosistema dinamico dell’integrazione terrestre e non terrestre. Questa potente sinergia, liberando il pieno potenziale delle telecomunicazioni satellitari e terrestri, non solo permette di far progredire la tecnologia, ma garantisce anche che essa colleghi tutti, ovunque, dando forma al futuro della connettività e lavorando per risolvere il divario digitale. Promuovendo la collaborazione e abbracciando l’innovazione, immaginiamo un futuro in cui ogni individuo, indipendentemente dalla sua ubicazione, godrà dei vantaggi di un mondo connesso“.
Per Ruiz dell’Esa questa partnership permette di “sbloccare il pieno potenziale della tecnologia 5G e 6G verso un futuro in cui la connettività nata nello Spazio sia perfettamente integrata con le reti terrestri 5G/6G a beneficio di miliardi di utenti in tutto il mondo”.