Il Lombardia Aerospace Cluster (Lac) ha consegnato quattro borse di studio ad altrettanti studenti che puntano a diventare ingegneri e tecnici del settore aerospaziale. A essere insigniti del premio, nel corso di un evento che si è tenuto alle Ville Ponti di Varese per celebrare i dieci anni di attività del Ctna, Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (di cui il Cluster lombardo fa parte), sono stati Mirko Dell’Acqua e Michelangelo Laganà, della classe 2A Trasporti e Logistica dell’Iis Andre Ponti di Gallarate, insieme a Davide Aprile e Zakaria Elbadouri, studenti del Politenico di Milano. L’iniziativa ha preso vita nella cornice di una convenzione stipulata nel 2020 per il progetto “Università – Imprese” da Lac e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziale del Politecnico di Milano (Daer).
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Puntare sulle competenze specialistiche
“È fondamentale che la formazione del personale qualificato e delle giovani leve cresca nelle competenze, anche e soprattutto in quelle nuove che nel nostro settore si stanno facendo largo prepotentemente, come ad esempio sull’Advanced Air Mobility, in parallelo con il sistema produttivo stesso. Il comparto aerospaziale richiede un aggiornamento tecnologico e innovativo costante dei propri addetti, vera forza e motore delle nostre aziende. È perciò imprescindibile un legame tra mondo delle imprese e università, che devono necessariamente camminare di pari passo, per portare a quel vantaggio tecnologico, oramai fondamentale in un mercato sempre più globale”, ha spiegato Angelo Vallerani, Presidente del Cluster aerospaziale lombardo.
Carlo Valerio, Coordinatore Gruppi di Lavoro Lac ha precisato come l’accordo con il Politecnico di Milano abbia avuto fin dalla sua origine lo scopo di “promuovere la collaborazione e lo scambio di esperienze e competenze tra l’universo industriale, in special modo quello delle piccole e medie imprese e quello accademico, per incrementare la competitività del settore aerospace”. Ed è proprio in seguito alla buona riuscita dei primi due tirocini, sostenuti da Borse di Studio, avviati nel 2021 nell’impresa Aerea Spa di Turate e nel Cluster stesso, che, sempre lo stesso anno, è stata sottoscritta una nuova convenzione, questa volta con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione (Diii) dell’Università degli Studi di Pavia, a cui seguiranno, nel corso del 2022 prima e del 2023 poi, altri accordi, rispettivamente con la Liuc – Università Cattaneo di Castellanza e con l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Presente all’evento anche Fabrizio Sala, Assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, che ha sottolineato la strategicità del comparto aerospace lombardo per lo sviluppo dell’interno Sistema Paese: “Parliamo di un comparto molto importante che in Lombardia conta oltre 200 imprese per quasi 20 mila addetti, che generano un terzo dell’export nazionale del settore. E in un momento, come quello attuale, in cui si sta investendo sempre di più nel campo della ricerca e dell’innovazione, l’industria aerospaziale lombarda e quella italiana in generale possono fare la differenza. Per questo come Regione Lombardia abbiamo approntato il Piano Strategico triennale sul trasferimento tecnologico, sulla ricerca e l’innovazione che individua l’aerospazio come uno degli asset su cui investire”.
Il ruolo dell’Istruzione Tecnica Superiore
Michele Fabbrini della Fondazione Its Lombardo Mobilità Sostenibile di Somma Lombardo che, in provincia di Varese, forma proprio quei super tecnici tanto ricercati dalle aziende, ha infine evidenziato come dopo le scuole superiori, per diventare tecnici dell’aerospazio, non ci sia solo l’Università ma anche l’Istruzione Tecnica Superiore, per l’appunto. “La formazione tecnica superiore è davvero un’opportunità e a dimostrarlo sono i dati sull’occupabilità: il 95% degli studenti che si diplomano da noi, trovano a un anno dal termine degli studi, un’occupazione coerente con il percorso scelto. L’offerta formativa cresce di anno in anno: all’Its Lombardo Mobilità Sostenibile nascono tecnici manutentori di aeromobili, elicotteri e meccatronici per l’industria 4.0. Siamo una vera e propria macchina di occupabilità”.