L’Agenzia Spaziale Italiana sta già procedendo presso le industrie italiane all’assegnazione dei contratti che riguardano i programmi contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e che prevedono un importo complessivo di 880 milioni di euro la cui erogazione da parte del Dipartimento per la Transizione Digitale avverrà tra meno di tre mesi.
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Lo spazio per l’Italia e l’Europa
Come è noto, i fondi supporteranno in modo mirato i settori ad alto contenuto tecnologico che, in modo sinergico con iniziative europee, possono contribuire allo sviluppo di competenze distintive, in grado cioè di consolidare o aumentare i vantaggi competitivi strategici dell’Italia e dell’Unione Europea. Di queste fanno sicuramente parte le attività spaziali. I fondi del Pnrr, nel caso specifico, mirano a potenziare i servizi di osservazione della Terra, gli strumenti di monitoraggio del territorio e dello spazio extra-atmosferico, infrastrutture di produzione avanzate e altre iniziative tese al rafforzamento delle competenze coinvolte nella space economy.
Tre avvisi pronti ed altro ancora
A questo proposito, l’Asi fa sapere di avere proceduto all’assegnazione contrattuale di oltre l’80% delle risorse previste nel Pnrr e che sono stati pubblicati inoltre tre avvisi di indagine di mercato per infrastrutture, servizi e progetti legati all’in-orbit service, settore ritenuto strategico. Oltre a questo, a breve dovrebbe essere firmato il primo contratto per lo sviluppo di telescopi innovativi per la protezione planetaria con l’obiettivo di realizzare, in accordo con il Ministero della Difesa, nuove infrastrutture spaziali per il paese.
Il margine di sicurezza
Il restante 20% dei fondi del Pnrr sarà assegnato nei prossimi mesi con la consegna di portare a termine l’attribuzione di tutti i contratti entro dicembre di quest’anno mantenendo il margine di tre mesi rispetto agli impegni presi dal nostro Paese con l’Unione Europea.