Il Veneto è una delle regioni guida per la space economy nazionale e punta ad avere un ruolo sempre più importante in questo settore sviluppando un ecosistema industriale composto già da 260 aziende, oltre 5mila addetti e un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro.
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Un ecosistema completo
Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (al centro nella foto) al Vtp – Venezia Terminal Passeggeri, in occasione della cerimonia di inaugurazione della prima edizione di Space Meetings Veneto, l’evento internazionale promosso dallo stesso ente regionale e della Rete Innovativa Regionale – Aerospace Innovation and Research (Rir – Air). Alla cerimonia erano presenti anche vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Esportazione per il 63%
C’erano anche il presidente Rir – Air, Federico Zoppas, il Presidente dell’Abe, Stephane Castet, il Presidente Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro e la Rettrice dell’Università di Padova nonché rappresentante Fondazione Univeneto, Daniela Mapelli. C’era anche il presidente di Venicepromex e presidente di Assocamerestero, Mario Pozza, il quale ha affermato che il 63% del valore prodotto dalla space economy veneta proviene dall’esportazione.
L’ambizione di essere primi
“La Regione del Veneto sta investendo fortemente nell’aerospazio insieme alla Rir – commenta il direttore generale di Venicepromex, Franco Conzato – per sviluppare azioni e relazioni a supporto del settore, con l’auspicio che la nostra regione possa diventare la prima in Italia nella produzione dei satelliti”. A questo proposito, il presidente Zaia ha affermato che il settore spaziale veneto è “già in grado di produrre il 60% dei componenti necessari a costruire un satellite veneto”.
La considerazione dello spazio
“I dati spaziali e i satelliti rappresentano un’opportunità poiché, sempre di più – ha sottolineato il presidente della Regione – essi possono offrire risposte valide alle esigenze e alle problematiche più complesse in svariati settori. Le tecnologie e le soluzioni spaziali contribuiscono già a dare risposte innovative nell’ambito dell’agricoltura e dell’irrigazione di precisione, piuttosto che nella logistica e nella sanità, passando per il comparto energetico”.