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Osservatorio Space Economy Polimi, Simonetta Cheli entra nell’advisory board

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La manager è a capo del centro Esrin dell’Agenzia spaziale europea per i programmi di Osservazione della terra. Il direttore Angelo Cavallo: “La community di imprese che partecipa all’iniziativa avrà la possibilità di confrontarsi con esperti di grande valore”

Pubblicato il 29 Mar 2022

A. S.

Simonetta Cheli

L’Advisory board dell’Osservatorio Space economy del Politecnico di Milano si arricchisce di un nuovo componente di alto livello: si tratta di Simonetta Cheli, direttore da gennaio 2022 del centro per l’Osservazione della Terra (Esrin) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), oltre che prima donna a ricoprire questo incarico.

“Si tratta di un importante ingresso per il nostro Advisory Board – afferma Angelo Cavallo, direttore dell’Osservatorio – già composto da esperti di altissimo livello, a cui sono profondamente grato per il loro contributo alla Space Economy. La community di imprese che partecipa all’iniziativa avrà la possibilità di confrontarsi con esperti interni alla nostra scuola e con esperti esterni a partire proprio dal nostro sempre più ricco Advisory Board”.

Simonetta Cheli è arrivata a guidare il centro Esrin di Frascati dopo una carriera di 30 anni nel settore dello Spazio. “Lo spazio è un settore sempre più strategico per le potenzialità di innovazione, progresso tecnologico, sviluppo economico e molto altro ancora – afferma Cheli in un’intervista pubblicata su Energia Ambiente e innovazione, rivista scientifica dell’Enea – Esrin ha come missione garantire il buon funzionamento dei 16 satelliti di osservazione della Terra dell’Esa, nell’ambito delle missioni Explorer e della famiglia Copernicus, assicurare la gestione di grandi volumi di dati anche a lungo termine e il pieno accesso di questi dati agli utenti. Inoltre dovremo assicurare il rispetto dei tempi di realizzazione e di lancio dei 39 satelliti che abbiamo in costruzione e che i costi siano contenuti. Le sfide sono innumerevoli – conclude – anche per il tradizionale ruolo di ‘collegamento’ di Esa fra mondo tecnico-scientifico, politico-istituzionale e i cittadini che devono poter beneficiare al massimo delle tecnologie spaziali e delle attività collegate”.

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