Il più grande radiotelescopio della Terra sorgerà in Australia e si chiamerà Inyarrimanha Ilgari Bundara che vuol dire “condividere il Cielo e le Stelle” nella lingua dei Wajarri, la tribù aborigena che abita da decine di millenni il territorio dove la struttura sarà realizzata, nello stato del Western Australia, a 800 km a Nord di Perth.
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C’è anche l’Italia
Il mondo scientifico internazionale potrà invece chiamarlo Murchison Radio-astronomy Observatory, struttura scientifica finanziata dal 2009 dal Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) che sarà completata ed ingrandita nell’ambito dello Square Kilometre Array (Ska), progetto che coinvolge 16 paesi tra cui anche l’Italia la quale nel 2019 è stata la sede di fondazione del consorzio e partecipa attraverso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Collegato con il Sudafrica
Insieme all’impianto nel Parco di Meerkat, nella regione sudafricana del Karoo, costituirà lo Square Kilometre Array Observatory (Skao), un sistema di radio osservazione del cosmo dotato di una sensibilità 50 volte superiore a quella degli impianti attuali potendo così raccogliere ed elaborare immagini ad alta risoluzione, in particolare della Via Lattea che offre il proprio meglio proprio dall’emisfero meridionale del Pianeta dove anche le interferenze radio sono ridotte rispetto alla zona superiore.
Oltre 131mila alberi di Natale
La struttura dei due impianti di osservazione sarà alquanto singolare poiché integrerà le torri dotate di antenne paraboliche esistenti con una miriade di antenne a forma di albero di Natale alte circa 2 metri sistemate direttamente sul terreno. Nel sito australiano saranno 131.072 e saranno in grado di generare 8 Terabit al secondo, un volume di dati impressionante che sarà elaborato in cloud da Setonix, il supercomputer che si trova nel Pawsey Supercomputing Centre, a Kensington, tra Perth e Freemantle.
Un impianto da 200 milioni
Il radiotelescopio australiano sarà incaricato di ricevere le onde a bassa frequenza, quello sudafricano le onde medie. La superficie combinata dei due impianti sarà di oltre un chilometro quadrato. Il consorzio avrà uffici a Perth e Cape Town, ma il quartier generale dello Ska sarà a Manchester, nel Regno Unito. L’impianto australiano sarà realizzato dalla Vienta con un finanziamento di 200 milioni di dollari australiani (circa 127 milioni di euro) e una ricaduta economica sull’economia nazionale di 1,8 miliardi per i prossimi 30 anni e la creazione di 350 posti di lavoro nel medio termine.