È pronto ad entrare in produzione il P120C, il nuovo motore a propellente solido che equipaggerà il primo stadio dei vettori Ariane 6 e Vega-C di Esa e che, grazie allo sviluppo parallelo, permetterà di ridurre i costi di lancio allargando il campo di azione delle missioni operate dall’Agenzia Spaziale Europea. I motori P120C – dove la C sta per ‘common’ – sono stati sviluppati dalla Europropulsion, azienda partecipata da Avio e ArianeGroup con un coinvolgimento ampio di tutte le strutture presenti in Italia come Colleferro, Cagliari e Perdasdefogu (NU) in Sardegna.
Il P120C è lungo 13,5 metri, ha un diametro di 3,4 metri e le sue pareti, costituite di un sul pezzo in materiale composito a base di fibra di carbonio (realizzate in Italia) sono spesse 25 cm. ArianeGroup si è occupata dello sviluppo dell’ugello mentre la norvegese Nammo ha sviluppato il sistema di accensione. Il P120C brucerà 142 tonnellate di propellente solido sviluppando per 130 secondi una spinta di 4.500 kN grazie alla quale i Vega-C (il cui sviluppo è iniziato più di un anno e mezzo prima rispetto agli Ariane 6) raggiungeranno i primi 60 km di altitudine. A questo punto di accenderanno i Zefiro-40 (anch’essi sviluppato a Colleferro) che in 92 secondi bruceranno 36 tonnellate di propellente solido generando una spinta di 1.300 kN e portando il razzo a 123 km. A questo punto la palla passa agli Zefiro 9 (sviluppati in Sardegna) che con 10 tonnellate di propellente solido in 120 secondi porteranno i 2.300 kg del loro carico a 190 km di altezza. Il modulo raggiunge poi la quota di riferimento di 700 km grazie invece ai suoi motori a propellente liquido Avum+ nei quali c’è di nuovo lo zampino di Avio e anche di Leonardo. Lo sviluppo del Vega-C è stato condotto dall’italiano Giorgio Tumino, Chief Technical Advisor for Space Transportation di ESA.
Il Vega-C dotato del P120C ha svolto la sua accensione di verifica nel gennaio del 2019 mentre l’Ariane 6 con lo stesso motore ha acceso i motori del suo primo stadio nell’ottobre del 2020. In entrambi i casi presso lo Europe Spaceport di Kourou, nella Guiana Francese. Allo studio c’è anche una versione più potente denominata P120C+, più lunga di un metro e di caricare 14 tonnellate di propellente in più assicurando ai Vega-C e agli Ariane 6 ulteriore portata e flessibilità operativa. Una decisione in merita sarà presa in occasione del prossimo Consiglio dell’Esa a livello ministeriale in programma per il prossimo novembre. Al progetto del Vega-C, oltre alle già citate Italia, Francia e Norvegia, partecipano anche: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Olanda, Romania, Spagna, Svezia e Svizzera.
“Il motore P120C a propellente solido permetterà all’Ariane 6 e al Vega C di decollare dalla Terra. Con il P120C+ miglioreremo ulteriormente le capacità di lancio e l’efficienza dei costi di entrambi i veicoli di lancio, potenziando i servizi nelle missioni istituzionali europee” ha commentato Daniel Neuenschwander, Director of Space Transportation di Esa.