Avio mette a segno ricavi netti di 219,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022 con un progresso dell’11%, ma con un ebitda di 6,5 milioni (-7,7 milioni) dovuto in gran parte al grosso aumento dei costi energetici, anche se il mese di ottobre ha visto un inaspettato miglioramento rispetto agli incrementi che hanno messo sotto pressione tutta l’industria italiana.
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Il successo di Vega-C
A trainare in ogni caso i conti dell’azienda di Colleferro (Roma) controllata da Leonardo c’è il successo di Vega-C, il razzo europeo realizzato per buona parte con tecnologia italiana, compresi i nuovi motori P120C, sviluppati e realizzati insieme a Arianspace all’interno di Europropulsion, che equipaggeranno anche Ariane 6. Dopo il primo lancio del 13 luglio scorso con il satellite Lares2, Vega-C ne ha già altri sette in programma con 10 payload.
Portafoglio di 870,2 milioni (+7%)
Il portafoglio totale degli ordini è invece di 870,2 milioni (+7%) e include le attività di sviluppo di Vega E – il cui motore M10 ha già concluso i test allo Space Propulsion Testing Facility in Sardegna – con la produzione del motore P120 e dei nuovi contratti di sviluppo e produzione per la propulsione tattica. E in questo arretrato non ci sono ancora le commesse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
In arrivo le commesse Esa e del Pnrr
In questo caso si parla di lavori per circa 330 milioni di euro e la cui firma è prevista per il primo trimestre del 2023. A rimpolpare il portafoglio di Avio dovrebbero arrivare anche i contratti relativi ai futuri progetti europei della cui assegnazione si discuterà in occasione della prossima conferenza ministeriale Esa prevista per il 22-23 novembre prossimi a Parigi.
Cassa robusta nonostante le spese
Tra gli altri parametri finanziari salienti, ci sono gli oneri non ricorrenti per circa 3,5 milioni di euro (-3,8 milioni rispetto ai primi 9 mesi del 2021) e soprattutto una posizione di cassa di 21 milioni di euro, rispetto ai 57,2 milioni del 31 dicembre scorso e ai 14,7 milioni del 30 settembre 2021. L’andamento stagionale è dunque migliore rispetto allo scorso anno nonostante un livello di investimenti sostenuto (17,8 milioni nel semestre), il pagamento dei dividendi e l’acquisizione di azioni proprie.
Costi extra per Vega-C
Gli oneri non ricorrenti, che sono esclusi dall’Ebitda adjusted (10,0 milioni di Euro) e dall’Ebit adjusted (-4,2 milioni di Euro), ammontano nei primi nove mesi a circa 3,5 milioni di Euro (-3,8 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente) di cui la maggior parte relativi ai costi extra sostenuti nell’ambito del volo inaugurale del programma Vega C.
Il consiglio si prepara a rinnovarsi
Sulla base degli elementi oggi disponibili, la guidance 2022 come comunicata al mercato il 9 settembre 2022, è confermata e il consiglio di amministrazione ha avviato le attività propedeutiche alla presentazione da parte del consiglio stesso di una lista di candidati. Il rinnovo dell’organo amministrativo è previsto in occasione dell’assemblea degli azionisti che sarà chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2022.
Vega-C verso il battesimo commerciale
“Il secondo lancio di Vega C previsto nelle prossime settimane, sarà il primo volo commerciale, dopo quello inaugurale dello scorso luglio, del nuovo Vega C – ha dichiarato Giulio Ranzo (in foto), amministratore delegato di Avio – il più performante lanciatore spaziale europeo della classe Vega, un prodotto di successo realizzato grazie anche al sostegno di tutti i nostri partner, industriali e istituzionali”.
L’M10 e il Vega E a gonfie vele
“Parallelamente – ha infine concluso il manager italiano – continuiamo ad avanzare nei vari programmi di sviluppo, in particolare sul futuro Vega E, il cui motore ad ossigeno-metano M10 ha completato con successo 23 test di accensione con un tempo cumulato di funzionamento di oltre 1200 secondi”.