Ariane Group si occuperà di sviluppare lanciatori e motori riutilizzabili con i progetti Salto e Enlighten finanziati dalla Commissione Europea per spingere la space economy rendendola sostenibile dal punto di vista sia economica sia ambientale.
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Un Horizon da 95,5 miliardi entro il 2027
I due progetti rientrano nell’ambito di Horizon Europe – il programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027 con un budget di 95,5 miliardi euro – e tendono a sviluppare le tecnologie fondamentali per la prossima generazione di lanciatori, a beneficio sia dell’attività governativa attraverso le agenzie spaziali sia per gli operatori privati commerciali coinvolgendo aziende, start-up, università e centri di ricerca di diversi paesi, anche extra europei.
Un Salto verso i razzi riutilizzabili
Salto sta per reuSable strAtegic space Launcher Technologies & Operations e punta testare e validare l’atterraggio verticale di un lanciatore riutilizzabile. Il progetto ha un budget di 39 milioni di euro, avrà una durata di due anni e sfrutta i risultati già acquisiti con il progetto Themis dell’Esa, del quale ArianeGroup è già contraente principale, e complementare con il progetto Callisto, portato avanti dalle agenzie spaziali francese (Cnes), tedesca (Dlr) e giapponese (Jaxa). Saranno realizzati dimostratori in scala reale per voli a bassa quota che saranno provati presso l’Esrange Space Center di Kiruna, in Svezia.
Un consorzio formato da 26 entità
Il consorzio condotto da Ariane Group conta 26 aziende ed enti di 12 diversi paesi: MT Aerospace AG, ArianeGroup GmbH, Safran Data Systems, Safran Electronics & Defense, Avio S.p.A., Sabca, Thales Alenia Space Belgium S.A., GTD Sistemas de Información S.A., GMV Aerospace and Defence SA, Deimos Engineering and Systems S.L.U, Sener TAFS SAU, Swedish Space Corporation, Amorim Cork Composites A; tra gli enti di ricerca ci sono DLR Institute, CNES, ONERA, IRT Jules Verne e INCAS; le start-up coinvolte sono ETAEM, ID-Services, Shark Robotics SARL, G.L.Electronics s.r.o, SIA WIT Berry, Realtime Technologies Ltd, SpaceForest sp. z o.o..
Enlighten per razzi a metano e idrogeno verde
Enlighten sta per European iNitiative for Low cost, Innovative & Green High Thrust Engine e l’obiettivo è progettare, sviluppare e testare motori a razzo ad alta potenza riutilizzabili e a basso costo. La somma stanziata è di 17,4 milioni di euro. Anche in questo, c’è l’esperienza di un progetto Esa già avviato con Ariane e denominato Prometheus (Precursor Reusable Oxygen METHane cost Effective propUlsion System) per lo sviluppo di motori a metano. Enlighten punta ad utilizzare come combustibili biometano (di origine biologica) o idrogeno verde (prodotto per elettrolisi dall’acqua utilizzando energia da fonti rinnovabili).
Intelligenza artificiale e stampa 3D
Oltre alle tecnologie specifiche che riguardano materiali, combustione e alimentazione, il programma si occuperà anche di sviluppare intelligenza artificiale e stampa additiva 3D, tecnologie chiave per il controllo e la manutenzione dei motori a razzo “verdi” del futuro. Il consorzio Enlighten comprende 18 partner da 8 paesi (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Olanda e Portogallo): aziende già affermate come ArianeGroup GmbH, Avio S.p.A., APP, ADIRA Metal Forming Solutions; istituti di ricerca e università come Dlr, Fraunhofer, IREPA, KU Leuven, ONERA, Silicon Austria Labs, SMEs; anche start-up quali Aiko, Areelis, AZO, Edgise, Erneo, Laser Cladding Venture e Proekspert.
I progetti Ariane acceleratori di sviluppo
“Questa iniziativa della Commissione Europea – ha dichiarato André-Hubert Roussel, amministratore delegato di ArianeGroup – ci permetterà di accelerare lo sviluppo dei primi lanciatori riutilizzabili ed eco-compatibili in Europa mettendo in moto tutta la competenza del nostro continente e combinando le conoscenze dei maggiori gruppi, istituti di ricerca e start-up innovative. Dopo il supporto immancabile dell’Agenzia Spaziale Europea per i dimostratori di motori Prometheus e di stadio Themis, entrambi riutilizzabili, questo supporto ulteriore da parte della Commissione Europea, attraverso il finanziamento di progetti ambiziosi, è una notizia eccellente per l’accesso alla sovranità dello spazio per l’Europa”.