Le aziende delle telecomunicazioni continuano a guardare con interesse alle opportunità della space economy per potenziare le loro reti in fibra. Lo dimostra l’alleanza siglata dalla telco americana At&t con OneWeb, operatore di micro-satelliti a bassa orbita per le connessioni internet ultrabroadband. Il memorandum of understanding permette a At&t di vendere servizi di banda larga alle imprese in aree non raggiunte dalla sua fibra ottica.
I satelliti Leo (Low earth orbit) di OneWeb verranno usati da At& anche come backhaul per i siti della rete cellulare che è difficile cablare con la fibra. Il servizio per clienti business partirà quest’anno in Alaska per essere esteso a tutti gli Stati Uniti nel 2022.
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L’internet satellitare di OneWeb: nel 2022 copertura globale
Ad agosto OneWeb ha completato con successo il lancio dei nuovi 34 satelliti per sua la rete internet. Il lancio è avvenuto con un razzo Soyuz dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan. La costellazione di OneWeb sale adesso a un totale di 288 satelliti e si prepara entro fine anno a offrire servizi di connessione per utenti nelle regioni a nord del pianeta. Per la fine del 2022 OneWeb prevede di avere 648 satelliti in orbita per un accesso globale del suo servizio internet. L’Alaska è una delle aree coperte dai 288 satelliti già in orbita.
Il regolatore americano delle Tlc, Us Federal communications commission ha autorizzato OneWeb a usare le frequenze delle bande Ku (12GHz to 18GHz), Ka (26GHz to 40GHz) e V (37.5GHz to-43.5GHz, 47.2GHz to 50.2GHz and 50.4GHz to 51.4GHz). Attualmente, OneWeb sta usando le prime due.
Guanto di sfida tra OneWeb e SpaceX
L’accordo di At&t con OneWeb potrebbe essere il primo di una serie di parnership simili tra gli operatori di rete mobile e gli operatori satellitari. Tra questi c’è anche l’azienda SpaceX fondata e guidata da Elon Musk. All’ultima edizione del Mobile world congress di Barcellona Musk ha affermato che il suo servizio Starlink per la connettività internet basato su satelliti Leo ha già siglato alleanze con due “grandi operatori di rete” ed è in trattative con altri.
OneWeb e SpaceX sono dirette concorrenti e la posta in gioca si è alzata lo scorso aprile quando Eutelsat, la società di telecomunicazioni satellitari francese, ha acquistato per 550 milioni di dollari il 24% di OneWeb. Eutelsat è così diventata, al fianco del governo britannico e della società indiana Bharti Global, che detengono entrambi il 42,2% del gruppo, uno dei principali azionisti dell’azienda dandole le risorse per candidarsi come rivale di SpaceX.