”Lo Spazio è fondamentale: il futuro della Difesa avrà una sentinella che non è più l’uomo in cima alla collina che guarda la pianura, ma è il satellite, la costellazione di satelliti, i servizi di satelliti da cielo a terra. C’è molto da fare e nessuno ce la fa da solo’’. Lo ha sottolineato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, intervistato da Bruno Vespa alla trasmissione “Cinque minuti” su Rai1.
Indice degli argomenti
Alleanze europee
“La situazione del debito va tenuta sotto controllo: gli investimenti vanno fatti con cognizione di causa e le sinergie tra industrie vanno sviluppate, però la sicurezza è un bene primario e uno dei settori in cui investire di più – ha detto Cingolani -. La Germania spesso grazie alla sua potenza economica si è permessa di fare operazioni come quella recente. Non vedo così scontato il fatto che avendo tanti soldi ci sia un impatto rapido sulla Difesa. La loro industria della Difesa in alcuni settori è forte, ma in altri non c’è; anche la Germania farà grandi alleanze europee e mi auguro diventi uno dei componenti principali in tema di Difesa europea”.
L’Italia e i satelliti
“Il futuro della Difesa – ha aggiunto – sarà la costellazione di satelliti da cielo a terra e in questo nessuno ce la fa da solo: l’Italia è messa abbastanza bene e al di là delle collaborazioni con i francesi ha i programmi per creare le sue costellazioni; su questo si pensa immediatamente a Musk con le comunicazioni satellitari, ma ci sono anche costellazioni che fanno osservazioni della terra per proteggere le infrastrutture. Lo Spazio è appena iniziato e qualcuno è partito con uno scatto molto veloce, ma c’è da fare una maratona e se non perdiamo troppo tempo come Europa riusciamo a recuperare: in altri settori sarà un po’ più delicato”.
Partnership industriali
“Fermo restando che è difficile in brevissimo tempo riuscire a utilizzare tutto quello che viene investito in Europa in Difesa, che è tanto se si fa la somma di tutti gli Stati, in un’azione unica e coordinata, una scorciatoia per avere più sinergie e per essere più forti nella Difesa è quella di creare delle grandi alleanze industriali – ha spiegato – in cui la sinergia fra un’azienda come Leonardo e un’azienda come Rheinmetall in Germania consente di accelerare il processo di fabbricazione di macchinari molto competitivi, molto sicuri, che altrimenti da soli non avremmo fatto”.
Garantire la sicurezza
Cingolani ha aggiunto che “la pace non è un bene dovuto” e “per garantire la sicurezza globale di un continente, di un Paese, non si può pensare che le guerre non avvengano. Lo abbiamo visto alle porte dell’Europa e dobbiamo essere attrezzati e rintuzzare le minacce. Non è solo deterrenza”.
Investimenti in ricerca e sviluppo
L’investimento in ricerca e sviluppo, anche ai fini della Difesa, produce soluzioni a livello di materiali, di elettronica e in tanti altri campi che poi vengono utilizzati. “Detto ciò, abbiamo una situazione del debito da tenere sotto controllo, gli investimenti vanno fatti ‘cum grano salis’, le sinergie vanno sviluppate fra le industrie e dopodichè però dobbiamo anche renderci conto che la sicurezza è un bene primario e forse è uno dei settori in cui bisogna investire di più”, ha affermato ancora Cingolani.
Crescente sfida cyber
Nel rispondere al question time alla Camera, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito “l’urgenza di intraprendere un percorso dedicato per rivedere il vigente quadro normativo con l’intento di abilitare le azioni e le capacità della Difesa all’identificazione, mitigazione e contrasto delle minacce cibernetiche, legittimare le forze armate all’utilizzo degli strumenti cibernetici, allineare il luogo del ministero di Difesa a quello del comparto intelligence, svolgere attività di intelligence preparatorie nell’imminenza di attacchi cyber”.
Serve una forza specialistica
“La crescente sfida cyber ha spinto la Difesa a rivedere in modo organico e integrato i processi di reclutamento, selezione e formazione e impiego del personale, con l’obiettivo di predisporre le condizioni per la creazione di una forza specialistica cyber solida, preparata e capace di rispondere alle esigenze di un dominio in continua evoluzione”.