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Spazio, in Italia (e non solo) scarseggiano le donne ai vertici. Cinelli: “Scardinare i pregiudizi”



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Nel nostro Paese su 500 imprese aerospaziali che contano in media 85 dipendenti nel 63% dei casi la percentuale di donne impiegate è inferiore al 10%. Secondo la ricercatrice, comandante di missioni spaziali e senior institutional business developer della scale up torinese Aiko, sono due gli elementi chiave utili ad aumentare la presenza femminile: formazione e programmi concreti per incentivare le assunzioni

Pubblicato il 6 mar 2025



Ilaria_Cinelli, Senior Institutional Business Developer di AIKO

Nel settore spaziale la presenza delle donne è ancora significativamente inferiore rispetto a quella degli uomini: negli Stati Uniti nel 2021 solo il 13,4% della forza lavoro in ambito aerospaziale era composta da donne, mentre in Italia nel 2019 su 500 imprese della space industry (con media 85 dipendenti) la percentuale di donne impiegate era inferiore al 10% nel 63% dei casi. Inoltre meno del 10% dei piloti è di genere femminile (meno del 7% se si escludono le studentesse) e dall’inizio delle missioni, su 600 astronauti, solo 72 donne sono andate nello Spazio.

Investimenti sulla parità di genere

“Il settore aerospaziale è a predominanza maschile e questa purtroppo non è una novità. In Italia e in Europa si stanno facendo investimenti significativi per promuovere la parità di genere, ma l’approccio presenta spesso dei limiti”, sostiene Ilaria Cinelli, senior institutional business developer in Aiko, scaleup torinese che sviluppa software avanzati basati su intelligenza artificiale e automazione per applicazioni spaziali.

Poche donne ai vertici

“Un esempio evidente sono gli eventi istituzionali di alto profilo, dove la maggioranza dei partecipanti è composta da uomini – aggiunge Cinelli -. O, ancora, l’idea che l’educazione di genere sia utile solo alle ragazze: al contrario è fondamentale educare maschi e femmine, affinché crescano consapevoli delle discriminazioni. La formazione, inoltre, non dovrebbe limitarsi a studenti e studentesse: è necessario che chi lavora già nel settore sviluppi una sensibilità sul tema, così da arrivare a scardinare pregiudizi e ostacoli professionali che impediscono alle donne di raggiungere posizioni di leadership nella space industry”.

Relazioni strategiche

Cinelli è ricercatrice e ha comandato dieci missioni “analoghe”, ovvero simulazioni di missioni spaziali condotte sulla Terra in ambienti che riproducono condizioni simili a quelle dello Spazio (o di altri corpi celesti, come la Luna o Marte) utili a testare tecnologie, protocolli operativi e a studiare il comportamento umano in tali situazioni.

In Aiko si occupa di creare e consolidare relazioni strategiche con enti istituzionali, agenzie governative e organizzazioni internazionali per supportare la crescita e il posizionamento dell’azienda nel settore space tech.

Promuovere l’inclusione

Tra gli obiettivi di Aiko c’è quello di sostenere e promuovere l’inclusione e la diversità in ambito aerospaziale: per questo la scaleup fa parte della divisione europea ed è membro fondatore del comitato torinese di Women in aerospace (Wia), una delle organizzazioni internazionali più attive nel promuovere la partecipazione delle donne nel settore aerospaziale mediante numerose iniziative, tra cui eventi e programmi di mentorship.

Aiko, inoltre, ha inserito all’interno delle proprie politiche di responsabilità aziendale l’obiettivo di arrivare nei prossimi anni a raggiungere la parità di genere, aumentando ulteriormente la percentuale di donne assunte: a oggi la presenza femminile nella scaleup è del 24%, perlopiù impiegate in ruoli tecnici, superiore alla media nazionale.

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