L’Mpge, Multi Purpose Green Engine, è un motore green che utilizza come propellenti acqua ossigenata e kerosene completamente progettato, prodotto, assemblato e testato In Italia.
Il progetto, sviluppato nell’ambito del Pnrr, è realizzato da Avio e coordinato da Asi (Agenzia spaziale italiana), con il contributo di pmi, università e startup.
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Successo dei primi test
Nei giorni scorsi, sono state effettuate con successo le prime accensioni in modalità bipropellente del primo prototipo del motore su un banco di prova realizzato anch’esso nell’ambito del progetto presso gli impianti Avio.
Il motore si è acceso correttamente, ha raggiunto le condizioni termiche stazionarie e la pressione della camera previste, dimostrando un’efficienza di combustione al di sopra delle previsioni e ha eseguito una sequenza di accensione e spegnimento corrette e stabili. Inoltre, è stata dimostrata una buona accuratezza del modello di raffreddamento rigenerativo.
Un primo importante traguardo per questo progetto che ha come obiettivo quello di qualificare un sistema propulsivo innovativo da impiegare sia su sistemi di lancio che in applicazioni spaziali orbitali e suborbitali.
Prevenzione dei detriti spaziali
Inoltre Avio e Bull Co hanno firmato un Mou (Memorandum of understanding) per avviare uno studio di fattibilità congiunto finalizzato all’installazione del dispositivo Pmd (Post Mission Disposal) di Bull, “Horn”, sul payload dispenser Vespa del razzo Vega C, consentendo di accelerarne il rientro atmosferico dopo la fine delle operazioni di lancio.
Del resto, Avio ha recentemente anche firmato l’Esa Zero Debris Charter ed è pienamente impegnata nel rispettarla. Tutti i componenti del lanciatore Vega C sono sistematicamente de-orbitati dopo il lancio, incluso l’ultimo stadio Avum+ che esegue una manovra di rientro atmosferico per liberare l’orbita dopo il dispiegamento del satellite. La collaborazione con Bull consentirà di migliorare ulteriormente il rispetto dell’ambiente orbitale da parte del Vega C.
Missioni ecosostenibili
“Avio è pienamente impegnata per un ambiente spaziale a zero detriti – ha detto Marino Fraginito, chief commercial officer di Avio -. I razzi della famiglia Vega sono progettati per deorbitare sistematicamente tutti i componenti dopo il lancio, incluso lo stadio superiore Avum che esegue regolarmente una manovra di rientro per lasciare l’orbita dopo il rilascio del carico utile. Siamo tra i pochissimi produttori e fornitori di servizi di lancio al mondo a implementare una strategia di rientro per tutte le missioni. Siamo molto soddisfatti di aver firmato la Zero Debris Charter con l’Esa, che testimonia l’importanza fondamentale che attribuiamo a un ambiente spaziale pulito, condizione indispensabile per un utilizzo sostenibile dello Spazio a beneficio dell’intera umanità”.