il progetto argonaut

Via al primo lander lunare: per Thales Alenia Space appalto da 862 milioni



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Firmato il contratto con l’Agenzia spaziale europea. Il lancio pervisto nel 2030: la navicella consegnerà carichi, infrastrutture e strumenti scientifici, si parte da Tlc ed energia

Pubblicato il 30 gen 2025



Argonaut-V2 HD copyright Thales Alenia Space_E.Briot_1500
An astronaut standing with back to a lunar base holding up. mobile phone and taking a selfie as two colleagues walk towards the base in the background. A lunar rover is also visible as well as Planet Earth.

Thales Alenia Space, la joint venture tra Thales e Leonardo, ha firmato un contratto con l’Agenzia spaziale europea, del valore di 862 milioni euro, per lo sviluppo e alla consegna del Lunar Descent Element (Lde), il lander lunare per la missione Argonaut dell’Esa, inclusa la responsabilità per la progettazione della missione e la sua integrazione.

Lancio nel 2030

Con lancio previsto nel 2030, Argonaut consegnerà carichi, infrastrutture e strumenti scientifici sulla superficie della Luna.

La prima missione è prevista per la fornitura di carichi utili dedicati alla navigazione e alle telecomunicazioni, nonché di sistemi di produzione e immagazzinamento dell’energia, in quanto iniziative europee per l’esplorazione dell’area meridionale della Luna.

Come sarà la navicella

La navicella Argonaut è composta da tre elementi principali: l’elemento di discesa lunare che consente di volare verso la Luna e atterrare, la piattaforma di carico, che funge da interfaccia tra il modulo di atterraggio e il suo payload, ed infine, l’elemento di carico che si intende destinare e trasportare sulla Luna.

L’adattabilità è un aspetto fondamentale nel design di Argonaut, motivo per cui la piattaforma di carico è progettata per accogliere qualsiasi tipo di carico di missione.

Il consorzio di Argonaut

Thales Alenia Space è il prime contractor per lo sviluppo del lander lunare. La responsabilità globale della missione, cioè l’uso del Lde e l’integrazione con il carico utile, sarà oggetto di un contratto a parte in futuro.

In qualità di contraente principale e integratore del sistema, Thales Alenia Space in Italia guiderà il consorzio industriale responsabile del sistema, degli aspetti di discesa e atterraggio, nonché delle architetture generali e specifiche per i sistemi termomeccanici, avionici e di software.

Ohb System, come membro aggiuntivo del team centrale del consorzio guidato da Thales Alenia Space, si occuperà degli aspetti relativi alla guida, alla navigazione e al controllo, ai sistemi di alimentazione elettrica e a quelli di telecomunicazione.

Missioni di lunga durata

“Grazie a questo stupefacente veicolo spaziale, tonnellate di carichi saranno consegnate sulla superficie lunare, inclusi rover, missioni scientifiche e molto altro – ha affermato Hervé Derrey, ceo di Thales Alenia Space -. Questo nuovo pilastro del programma Artemis servirà come elemento cruciale per facilitare le missioni di esplorazione lunare con equipaggio di lunga durata e sarà cruciale per aumentare l’autonomia europea nell’esplorazione lunare. La Luna servirà anche come trampolino di lancio per le missioni con equipaggio nello spazio profondo, con Marte come prossima tappa del viaggio”.

L’Europa sulla Luna

“Questo modulo lunare cargo consentirà all’Europa di accedere autonomamente alla superficie della Luna – ha dichiarato Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia -. Oggi con la nostra consolidata esperienza nelle infrastrutture spaziali e nello sviluppo di veicoli per l’esplorazione, la nostra azienda, in linea con le visioni di Esa e Asi, ha deciso di potenziare la propria competitività investendo nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per aiutare l’Europa a raggiungere i propri obiettivi”.

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