Investimenti in ricerca e innovazione, promuovendo l’educazione nelle discipline Stem (science, technology, engineering and mathematics) fra i giovani. Sostegno alle aziende, pmi e startup per spingerne l’internazionalizzazione e l’innovazione. Aggiornamento del quadro normativo con la cosiddetta legge sullo Spazio. Sviluppo di collaborazioni oltreconfine: in particolare, con Africa e Sud America.
Sono questi i quattro punti cardine degli “Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale” (scarica qui il documento). Messo a punto dal Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, il documento traccia la rotta per il futuro dell’Italia in un settore strategico per l’esplorazione scientifica, la sicurezza nazionale, la crescita economica e il progresso tecnologico.
Indice degli argomenti
La premier Meloni: “Cammino ambizioso”
Afferma la premier Giorgia Meloni: “In un mondo in rapida evoluzione, è essenziale che l’Italia sia all’avanguardia, pronta a cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste da questo dominio”. Aggiunge la presidente del Consiglio: “Il cammino che abbiamo intrapreso è ambizioso. Insieme, possiamo rafforzare il ruolo dell’Italia sulla scena internazionale”.
10 miliardi di investimenti
Negli ultimi 5 anni l’Italia ha intensificato gli investimenti nel settore spaziale con quasi 10 miliardi di euro, alimentando lo sviluppo di satelliti, razzi e stazioni spaziali. Dopotutto, lo Spazio rappresenta un settore industriale chiave e il nostro Paese è tra i primi a livello mondiale nella manifattura e servizi in orbita.
Autonomia e Difesa
Secondo il documento del Governo, l’Italia come l’Europa “deve perseguire sempre più ampi margini di autonomia strategica, al fine di dare un contributo importante alla sovranità tecnologica europea”. E, “in ambito Nato, dopo l’adozione della Space Policy, lo Spazio è stato identificato come quinto dominio operativo dell’Alleanza (dopo terra, mare, aria, cyber)”.
Strategia pluriennale
Sulla base delle linee programmatiche del Consiglio dei Ministri, occorre “rafforzare le leadership dell’osservazione della Terra e la posizione strategica dell’Italia nei settori critici come l’accesso allo Spazio, telecomunicazioni e navigazione, space awareness e l’exploration umana e robotica. Questo passaggio è essenziale per ampliare la conoscenza e migliorare la qualità della vita attraverso le tecnologie spaziali”. Ecco perché è cruciale mettere a punto “una strategia pluriennale per rafforzare l’attuale posizionamento competitivo dell’Italia entro il 2030”.
Fondo sovrano e alta formazione
Da qui, la necessità di “istituire un fondo sovrano per applicazioni duali per investire in imprese strategiche sia nazionali che internazionali”.
Così come, per il documento del Governo, risulta fondamentale “elaborare un piano di Alta Formazione innovativa, omnicomprensiva sulle discipline riguardanti lo Spazio”, anche tenendo conto che “questo passo è essenziale per sviluppare le competenze necessarie che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro influenzato dalla space economy”.
Sicurezza e ricerca
Secondo gli indirizzi dell’esecutivo Meloni, nel settore spaziale, c’è bisogno di rafforzare le capacità per la sicurezza e la Difesa, di ottenere benefici commerciali con nuovi servizi e di accrescere il nostro prestigio internazionale.
Non meno importante è “promuovere la ricerca e lo sviluppo in ambiti avanzati come la biomedicina, l’esobiologia, le quantum technologies, i nuovi materiali, le biotecnologie, la robotica, l’intelligenza artificiale per lo Spazio e la scienza dell’universo”. Senza tralasciare un approccio che favorisca una collaborazione tra la Difesa e la politica.
Al fine di raggiungere tutti questi obiettivi “è essenziale procedere con un’analisi approfondita dello stato attuale e delle prospettive future dei progetti Pnrr Spazio, ridefinendo gli obiettivi oltre il 2026”.