Via llibera a 5,2 milioni di euro di fondi per finanziare il progetto sulla connessione 6G dallo spazio, ribattezzato “Sustainable Mobile Autonomous and Resilient 6G SatCom”. Questo stanziamento è stato concesso dalla Ssf (Swedish Foundation for Strategic Research) per gestire un centro di ricerca multidisciplinare.
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Atenei e aziende
L’hub è frutto della collaborazione tra università, istituti di ricerca e numerose di aziende specializzate, insieme enti pubblici. In totale, 21 partner.
Il responsabile principale del progetto è Cicek Cavdar. In campo gli atenei The Royal Institute of Technology (Kth) e Luleå University of Technology (Ltu); gli istituti di ricerca: Rise (Research Institutes of Sweden), Swedish Institute of Space Physics (Irf); e le seguenti aziende: Ericsson, Saab, Ovzon, Beyond Gravity, Forsway, Satcube, Swedish Space Corporation (Ssc, NorthernWaves, Primekey, Airforestry.
In campo anche autorità ed enti pubblici e locali svedesi: Post and Telecom Agency (Pts), European Incoherent Scatter Scientific Association (Eiscat), Swedish Transport Administration, Swedish Forest Industries, Region Norrbotten, Region Västerbotten, Region Stockholm.
Partner internazionali
Il centro è inoltre supportato da diverse università e aziende internazionali, tra cui Eutelsat-OneWeb, Airbus, Viasat e Thales Alenia Space. Insieme, ciò include partner dell’intera catena del valore: regolatori, produttori di sistemi, operatori e utenti. L’accesso del centro a dati reali e le possibilità di un’ampia standardizzazione e ricerca multidisciplinare sono quindi eccellenti.
L’obiettivo del progetto
L’obiettivo del centro Smart 6Gsat (un’abbreviazione del nome del progetto “Sustainable Mobile Autonomous and Resilient 6G SatCom”) è di integrare la tradizionale comunicazione mobile terrestre e la comunicazione satellitare spaziale in 6G, che dovrebbe essere in uso negli anni ’30.
La visione è che i servizi di comunicazione mobile siano disponibili senza soluzione di continuità a chiunque abbia un dispositivo 6G, ovunque e in qualsiasi momento. L’attenzione sarà rivolta alla sostenibilità e all’efficienza energetica, all’affidabilità e alla resilienza, nonché all’interoperabilità del sistema e all’intelligenza artificiale sempre attiva.
Miglioramento dell’hardware
Per realizzare la visione, la ricerca si concentrerà sul miglioramento dell’hardware sia per i dispositivi 6G che per i satelliti spaziali, sviluppando metodi di elaborazione del segnale che gestiscano grandi perdite di segnale e siano resistenti alle interferenze spaziali, sviluppando tecnologie di rete che integrino sistemi terrestri e spaziali e sviluppando nuove applicazioni intelligenti che combinino comunicazione, localizzazione e telerilevamento.