INDUSTRIA SPAZIALE

Aerospazio, cresce il distretto dell’Umbria: 42 aziende nel cluster



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E ulteriori 4 si preparano ad aderire. Fatturato aggregato vicino al miliardo di euro, oltre 5 mila i dipendenti. Attesa un’ulteriore crescita dei volumi nel medio-lungo termine. Il Presidente di Uac Daniele Tonti: “È l’unico dei 15 distretti regionali costituito interamente da aziende private”

Pubblicato il 13 dic 2024



space economy – Spazio – terra – pianeta 3

Continua a cresce l’Umbria Aerospace Cluster: dalle sei imprese fondatrici del 2008 alle 42 aziende associate nel 2024, con ulteriori quattro aziende in procinto di aderire. Queste realtà raggiungono insieme un fatturato aggregato vicino al miliardo di euro e contano oltre 5 mila dipendenti.

Questi numeri sono un bilancio dei sedici anni di attività dell’Umbria Aerospace Cluster e sono stati resi noti durante un evento per celebrarne la fondazione.

Umbria: aerospazio in crescita

Nel 2024 i livelli di produzione del comparto aerospazio in Umbria supereranno quelli del 2019. Si attende inoltre una ulteriore crescita dei volumi nel medio-lungo termine con le imprese umbre che partecipano ai principali programmi internazionali dei grandi player come Airbus, Boeing e Leonardo e sono attivamente coinvolte nella space economy, collaborando con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e l’Agenzia spaziale europea (Esa).

Promuovere partnership

Di fronte a questa previsioni, l’Umbria Aerospace Cluster gioca un ruolo cardine nel promuovere partnership, cooperazione e dialogo tra le aziende associate e i grandi gruppi del settore, sia a livello nazionale che internazionale. L’obiettivo è avviare strumenti di innovazione di filiera e favorire il trasferimento di competenze e opportunità di lavoro.

Cluster di aziende private

“Umbria Aerospace Cluster – ha sottolineato il presidente di Uac, Daniele Tonti – è, tra i 15 distretti dell’aerospazio regionali presenti in Italia, l’unico costituito interamente da aziende private (grandi imprese epmi), senza aziende leader nazionali con partecipazione pubblica o intervento diretto pubblico. Questo rappresenta un elemento di distinzione, ma pone anche importanti sfide”.

Rafforzare la filiera

Sebbene il settore sia oggi in crescita, con indicatori apparentemente favorevoli per le aziende aerospaziali umbre, emergono campanelli di allarme che potrebbero compromettere questo trend positivo – ha aggiunto il presidente -. È fondamentale quindi favorire percorsi di partnership e dialogo tra pmi e grandi imprese, al fine di rafforzare la filiera attraverso il trasferimento di competenze. È indispensabile intensificare i rapporti con scuole superiori, Its e centri di ricerca, per rispondere rapidamente alla crescente domanda di profili tecnici operativi e stem altamente qualificati”.

Innovazione e sviluppo

“Sta diventando sempre più cruciale per le aziende – ha continuato Tonti – identificare, e in questo il Cluster può fornire supporto, nuovi strumenti che consentano alle imprese dell’aerospazio di continuare ad effettuare investimenti in innovazione e sviluppo in un business che, diversamente da altri, è sia capital che labour intensive. Solo così si potrà continuare a sostenere l’innovazione nel settore e la competitività sui mercati nazionale ed internazionale, favorendo l’allargamento della base produttiva e la sua crescita con procedure più rapide ed efficienti.

Ecosistema per le imprese

“Questo – ha concluso Tonti – è stato il lavoro di Umbria Aerospace Cluster negli ultimi anni, in sinergia con gli stakeholder regionali: costruire un ecosistema in Umbria che si configuri come motore propulsivo per l’innovazione e la crescita del settore aerospaziale nella regione, al fine di poter offrire una nuova offerta di filiera che sia riconosciuta ed attrattiva a livello internazionale”.

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