“È una scelta che assumerà il presidente del Consiglio, sentiti i ministri del Governo che hanno deleghe. Se sarò interpellato spiegherò la mia valutazione ma sono cose talmente importanti che spetteranno al presidente del Consiglio”. Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, parlando del possibile inquadramento normativo dei nuovi operatori satellitari, come Starlink, ha detto che la scelta spetta alla premier Giorgia Meloni.
Fratelli d’Italia ha presentato nelle settimane scorse un emendamento alla legge di Bilancio sulla neutralità tecnologica che potrebbe consentire anche a questo tipo di operatori di avere un ruolo nella copertura internet del territorio nazionale.
Indice degli argomenti
Connetività satellitare è il futuro
“L’emendamento è una delle vie possibili – ha detto Butti – ma adesso il satellitare va testato per quanto riguarda la connettività. Lo riteniamo complementare alle altre tecnologie ma deve essere sviluppato. Oltre all’aspetto tecnologico ce ne è uno normativo perché è chiaro che l’operatore satellitare si comporta anche da telco, quindi bisogna capire se rispetta le regole che le telco rispettino. La valutazione è serena ma è chiaro che il satellitare, da qui a 10 anni, sarà la chiave per la connettività”.
Banda larga via satellite
Sulla sperimentazione della banda larga attraverso il satellitare, Butti ha sottolineato che “è stata approvata in Regione Lombardia la partecipazione a una nostra proposta di pilot: Regione Lombardia farà una gara per assegnare i servizi e andremo a tentare di coprire le aree demaniali messe a disposizione dalla Regione Lombardia”.
Lombardia: studio sulle reti ibride
La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato una delibera contenente l’accordo di collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, per la realizzazione di uno studio innovativo sulle performance di reti ibride per l’erogazione di servizi di banda ultra-larga.
Un progetto che nasce dalla collaborazione tra il Governo, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti, l’assessore regionale ai trasporti, Franco Lucente, e il sottosegretario regionale Ruggero Invernizzi, con il supporto tecnico di Aria. L’accordo, dal valore complessivo di 6,5 milioni di euro, prevede una sperimentazione sul territorio lombardo per integrare soluzioni di connettività satellitare e terrestre in aree remote.
Fattibilità, costi e tempi
“Questo progetto – afferma il sottosegretario Butti – rappresenta un passo importante nella lotta al digital divide e unisce le competenze del Dipartimento per la trasformazione digitale a quelle della Regione Lombardia. Vogliamo portare avanti la sperimentazione di reti ibride, combinando tecnologie satellitari e terrestri per il backhauling, con l’obiettivo di valutarne fattibilità, costi, tempi e prestazioni in modalità di simulazione. Siamo certi che da questa iniziativa pionieristica ricaveremo dati concreti, con l’obiettivo finale di garantire a cittadini e imprese, anche nelle aree meno servite, le stesse opportunità di connessione disponibili nei grandi centri urbani”.