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Space economy, il neo commissario Ue Kubilius svela la strategia



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Migliorare la competitività e la sicurezza e rafforzare l’autonomia continentale le questioni in cima all’agenda. “L’Europa deve essere parte della rivoluzione spaziale”. Ma serviranno più finanziamenti e soprattutto bisognerà rivedere il quadro normativo: “Troppa frammentazione”

Pubblicato il 2 dic 2024



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Più competitività nella space economy, maggiore sicurezza in orbita e approvazione di una legge spaziale europea a lungo rinviata. È questa la strategia del nuovo commissario Ue per lo Spazio e la Difesa, Andrius Kubilius, dopo che il Parlamento di Strasburgo lo hanno confermato tra una lista di 26 commissari, assegnandogli un mandato lungo cinque anni.

Più finanziamenti e nuove norme

L’Europa deve essere parte di rivoluzione spaziale – ha detto Kubilius, ex primo ministro della Lituania, assumendo il nuovo incarico -. Ci troviamo di fronte a una nuova serie di sfide”. Queste sfide includono “più finanziamenti” per il settore e la revisione di un “paesaggio normativo frammentato” tra le nazioni europee, con rischi per la sicurezza.

“Stiamo spendendo due miliardi di euro all’anno – ha aggiunto -. È davvero una somma molto piccola. Dobbiamo investire cifre maggiori”, anche se ha anticipato che al momento non è in grado di dire quanto.

Programmi spaziali Ue confermati

Davanti all’Europarlamento, Kubilius ha confermato i programmi spaziali di punta dell’Ue: la costellazione di osservazione della Terra Copernicus, il sistema di navigazione Galileo e la nuova costellazione di banda larga sicura IRIS 2, che la Commissione europea ha annunciato il 31 ottobre di voler portare avanti dopo aver raggiunto un accordo con un consorzio di operatori satellitari europei.

Accesso autonomo allo Spazio

Importanza di un accesso autonomo europeo allo Spazio, per superare la “crisi dei lanciatori” che ha costretto sia la Commissione europea che l’Agenzia spaziale europea a lanciare satelliti scientifici e di navigazione utilizzando il razzo Falcon 9 di SpaceX. E su questo punto ha insistito che occorrono dei miglioramenti, anche per i satelliti Galileo, Copernicus e Iris 2 rappresentano un’eccellenza.

Coinvolgere le aziende

Ha indicato che la soluzione consiste nel coinvolgere nuovi attori, sia attraverso la nuova iniziativa europea per i lanciatori per piccoli veicoli di lancio, sia attraverso il nuovo programma dell’Esa per stimolare lo sviluppo di veicoli spaziali cargo commerciali. Un piano molto simile a quello della Nasa del 2006. con il programma Commercial Orbital Transportation Services.

La collaborazione con l’Esa

Kubilius ha suggerito un ruolo maggiore per l’Ue nel settore dei lanci spaziali, tradizionalmente gestito dall’Esa. Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia, ha già espresso un giudizio positivo sul neo commissario: “La prima interazione è stata molto positiva, molto costruttiva. Non vedo l’ora di una collaborazione molto buona in futuro. Sono disposto a consigliare e sono disponibile per qualsiasi supporto necessario. È necessario per l’Europa assicurarsi che lavoreremo insieme”.

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