La nuova società satellitare, Logos Space, fondata da un ex dirigente di Google, prevede di lanciare una nuova costellazione satellitare orientata alle comunicazioni resilienti per le imprese. Logos Space, fondata da Milo Medin, ex vicepresidente dei servizi wireless per Google, e Rama Akella, che ha gestito la rete direct-to-phone di SpaceX e ha lavorato anche al progetto Kuiper di Amazon, è uscita dalla modalità stealth, con il sostegno del fondo Us Innovative Technology di Thomas Tull.
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La richiesta alla Fcc
L’azienda ha presentato alla Federal Communications Commission (Fcc) la domanda per costruire, lanciare e gestire un sistema una rete in orbita bassa (Leo) di 3.960 satelliti distribuiti tra 860 e 925 km di altitudine. Il progetto prevede di operare nelle bande Ka, Q/V ed E.
Connettività sicura e resiliente
Logos fornisce connettività Mpls ed Ethernet che consente alle imprese e ad altri fornitori di telecomunicazioni di estendere le loro reti cloud, data center e di comunicazione con prestazioni simili alla fibra ottica a livello globale.
La connettività Internet rimane un’opzione per clienti come le compagnie aeree e di trasporto marittimo che desiderano accedere a Internet. Logos fornirà anche servizi di comunicazione di backup per le aziende già connesse in fibra o con altra connettività terrestre.
Il sistema di Logos garantirà la sicurezza e la resilienza di cui le aziende hanno bisogno. La rete di servizi satellitari Leo utilizzerà le bande K, V ed E piuttosto che le tipiche bande dei satelliti commerciali. L’utilizzo di frequenze più elevate e di fasci molto stretti consente al sistema di evitare le interferenze di altri utenti e di malintenzionati e di fornire un servizio multi-gigabit agli utenti di tutto il mondo utilizzando gruppi di utenti chiusi per una maggiore sicurezza.
Resistenza alla guerra elettronica
Poiché il sistema di Logos è resistente alle interferenze, l’azienda risolverà un’esigenza critica per la sicurezza nazionale. Il sistema Logos è progettato per essere altamente resistente alla guerra elettronica, non solo per i fasci molto stretti che utilizza, ma anche per le forme d’onda di controllo appositamente progettate, difficili da dirigere e da disturbare.
“Sempre più spesso i nostri sistemi spaziali vengono presi di mira dalle interferenze e in futuro l’accesso allo spettro sarà probabilmente contestato – ha detto Medin -. Abbiamo progettato il sistema Leo di Logos Space tenendo conto di questo aspetto, per resistere alla guerra elettronica e fornire la maggiore sicurezza di cui le aziende e il governo degli Stati Uniti hanno bisogno per le loro comunicazioni mission-critical”.