Secondo un nuovo rapporto di ricerca della società di analisi specializzata in IoT Berg Insight, il mercato globale delle comunicazioni Internet of Things via satellite sta crescendo a un ritmo costante.
La base globale di abbonati all’IoT satellitare è cresciuta fino a superare i 5,1 milioni nel 2023. Il numero di abbonati all’IoT satellitare aumenterà a un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 39,2% per raggiungere 26,7 milioni di unità nel 2028. Solo il 10% circa della superficie terrestre ha accesso ai servizi di connettività terrestre, il che lascia un’enorme opportunità per le comunicazioni IoT via satellite.
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Connettività satellitare
La connettività satellitare fornisce un complemento alle reti cellulari e non cellulari terrestri in luoghi remoti, particolarmente utile per applicazioni in agricoltura, tracciamento di beni, trasporto marittimo e intermodale, esplorazione dell’industria petrolifera e del gas, servizi pubblici, costruzioni e governi. Sia gli operatori satellitari storici che più di due dozzine di nuove iniziative stanno puntando sul mercato della connettività IoT. Questo nuovo studio copre un totale di 40 operatori IoT satellitari.
Big operatori
“Iridium, Orbcomm, Viasat (Inmarsat) e Globalstar sono oggi i maggiori operatori di reti IoT satellitari”, afferma Johan Fagerberg, analista principale di Berg Insight.
Iridium ha aumentato la sua base di abbonati del 17% nell’ultimo anno e ha raggiunto il primo posto con 1,8 milioni di abbonati. Originariamente un operatore satellitare dedicato, Orbcomm si è trasformato in un fornitore di soluzioni end-to-end, fornendo servizi sulla propria rete satellitare ed essendo un partner rivenditore di Viasat (Inmarsat) e altri.
Nuovi progetti
Oltre agli operatori satellitari storici, di recente sono apparse sul mercato diverse nuove iniziative. Alcuni esempi di progetti di alto profilo sono Astrocast, Ast SpaceMobile, Casc/Casic, E-Space, Hubble Network, Kepler Communications, Kineis, Ligado Networks, Lynk, Myriota, Omnispace, Skylo, Swarm Technologies (SpaceX) e Totum.
Molti di questi si basano su concetti di nano-satelliti in orbita bassa. Mentre alcuni si affidano a tecnologie proprietarie di connettività satellitare per supportare i dispositivi IoT, tanti stanno iniziando a sfruttare le tecnologie di connettività IoT wireless terrestri.
