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Banda ultralarga, in Italia le connessioni satellitari valgono risparmi per 4,4 miliardi



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Questa la stima di Jordi Casanova Tormo, a capo della divisione di Amazon Eupp Ads Telecom Space. Il Sottosegretario Butti annuncia interlocuzioni con le Regioni per servizi space-based basati sulla costellazione Starlink. Ma la società di Musk finisce nell’inchiesta Sogei-Ministero della Difesa su presunti appalti truccati: il referente per l’Italia Andrea Stroppa sotto indagine per corruzione di un ufficiale dell’Esercito

Pubblicato il Oct 16, 2024



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L’Italia può risparmiare 4,4 miliardi di euro sfruttando la connessione dei satelliti a bassa orbita per collegare a internet le case non raggiunte dalla rete fissa. Questa stima è stata resa nota da Jordi Casanova Tormo, a capo della divisione di Amazon Eupp Ads Telecom Space, presentata alla conferenza ComoLake 2024 (la conferenza internazionale sulla transizione digitale). Il costo stimato di cablare le case italiane non raggiunte dalla rete è di circa 21 miliardi di euro, spiega il dirigente, aggiungendo che un terzo di quella cifra andrebbe coperto da sussidi statali.

“Naturalmente, i costi aumentano esponenzialmente man mano che l’area diventa più rurale: il costo di distribuzione della fibra nell’ultimo 1% delle case in Italia è 18 volte superiore al costo medio di connessione in un’area urbana”, ha spiegato Casanova Tormo.

Connessioni via satellite in Italia

Il dirigente ha precisato che la costellazione satellitare di Project Kuiper, la risposta di Amazon alla divisione Starlink di SpaceX, sarà in grado di servire circa il 4% delle famiglie italiane dal 2030. Il commento è arrivato in un momento in cui si rumoreggia di un possibile accordo tra governo italiano e la società di Elon Musk per rendere più accessibile la connessione Starlink in Italia. E questo proposito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha annunciato interlocuzioni con le Regioni per servizi space-based basati sulla costellazione Starlink.

Regole comuni

“Qualunque tecnologia è benvenuta purché si abbiano le stesse regole”, ha affermato l’ad di Tim, Pietro Labriola, intervenendo a ComoLake, su eventuali timori per l’eventuale arrivo di Starlink. “Abbiamo l’obbligo di avere un customer care aperto 24/24 ore con un operatore umano e ci hanno fatto investire 2,4 miliardi sulle frequenze 5G per le quali ad oggi non c’è ancora nessun ritorno economico: se equipariamo le regole ci possiamo sedere al tavolo. Va bene correre contro Marcell Jacobs ma almeno non con le infradito”, ha detto ancora. “Chiunque venga a competere in Italia paghi le tasse in Italia e assuma persone sul nostro territorio nazionale”.

I timori dei sindacati

“Apprendiamo dalla stampa che la soluzione proposta dal sottosegretario Butti al disastro cui ci troviamo davanti sul fronte delle telecomunicazioni sarebbe utilizzare il sistema satellitare di Elon Musk, Starlink, per portare la connessione nelle aree remote in cui Open Fiber e Tim-Fibercop, ormai ai ferri corti per il contenzioso che le vede contrapposte, stanno accumulando ritardi sempre maggiori – ha detto il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, e il segretario generale della Slc Cgil, Riccardo Saccone – . Affidare ad un soggetto privato un ruolo così delicato e strategico avrebbe implicazioni in termini di sicurezza e di occupazione, e rischieremmo di perdere i fondi del Pnrr”.

SpaceX e l’indagine della Procura di Roma

Intanto, sotto i riflettori è finito anche un “articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia, infine, al ministero dell’Interno”. È questo il quadro che emerge dagli atti dell’indagine della Procura di Roma, in cui si contesta anche il reato di turbativa d’asta, che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, del direttore generale della società in house del Mef, Paolino Iorio, fermato dalla Guardia di Finanza mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro. Denaro, chiuso in una busta, che il manager aveva appena ricevuto da un imprenditore, arrestato anch’egli. Nel registro degli indagati sono iscritte complessivamente 18 persone, 14 invece le società.

Militare della Marina indagato

Si tratta di una maxi indagine del pool di pm che si occupano dei reati nella pubblica amministrazione che coinvolge anche il “referente in Italia di Elon Musk”, Andrea Stroppa, e in particolare l’appalto sul sistema satellitare Starlink: Stroppa sarebbe accusato di avere avuto notizie riservate sull’operazione. Persino un documento riservato della Farnesina consegnatogli da un militare della Marina, indagato per corruzione, “avente ad oggetto – scrivono i pm – la valutazione del progetto finalizzato all’impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana Space X”.

La difesa di Stroppa

“Tengo a dichiarare con forza la mia totale estraneità rispetto alla contestazione che è stata recentemente formulata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha ipotizzato un mio coinvolgimento in un episodio di corruzione di un ufficiale dell’Esercito Italiano”, ha dichiarato Stroppa all’Ansa: “Voglio precisare – ha spiegato – che tutti i rapporti che ho tenuto nel tempo con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza”.

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