“’Spazio responsabile per la sostenibilità non è uno slogan ma un obiettivo, un programma denso di impegni, di valori di equità e di inclusività e di utilizzo a fini pacifici”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al Congresso internazionale astronautico di Milano, con la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Sullo spazio, ha aggiunto, “abbiamo bisogno di una regolamentazione sia multilaterale che nazionale: l’Italia ha fatto la sua parte, abbiamo presentato in Parlamento la legge quadro sullo spazio che speriamo possa diventare di ispirazione a nuovo regolamento europeo”.
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Urso: “Lo spazio sia patrimonio comune dell’umanità”
Lo spazio, ha continuato il numero uno del Mimit, deve avere “un orizzonte comune, luogo di collaborazione e scambio tra scienziati. Con questo spirito potremo affrontare la complessità del mondo di oggi: lo spazio extra atmosferico sia patrimonio comune dell’umanità”
Il Ministro: “Sostenibilità spaziale modello per proteggere la Terra”
Per Urso “il modo in cui gestiamo le risorse spaziali e proteggiamo il suo ambiente deve essere un modello per proteggere le risorse sulla Terra” e “garantire prosperità e sicurezza alle nuove generazioni. L’auspicio – ha spiegato – è che questo congresso possa rafforzare la collaborazione e aprire nuove prospettivo di dialogo in cui lo spazio resta elemento di crescita e cooperazione per umanità. Questa collaborazione deve coinvolgere anche il mondo delle imprese e della ricerca”.
Secondo Urso, “il settore spaziale è uno dei settori trainanti dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica, con enormi ricadute economiche e sociali”.
Spazio, occasione di cooperazione
“L’Italia può giocare un ruolo importante” nell’esplorazione spaziale, “in un contesto competitivo molto forte”, ha sottolineato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) all’International Astronautical Congress. L’esplorazione dello spazio, ha affermato, ha “grandi potenzialità” e rappresenta “una opportunità per aumentare la cooperazione globale e costruire un futuro più inclusivo”, con l’esplorazione che può essere una chiave per raggiungere “scopi di pace”.
