La tecnologia avanza più velocemente della nostra capacità di regolamentarla. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, nel corso dell’Assemblea di Confindustria Alto Adriatico, a Gorizia, ha citato come esempio le auto a guida autonoma, già tecnicamente pronte ma inutilizzabili per mancanza di norme adeguate. Secondo Cingolani, questo paradosso nasce dal fatto è che “la tecnologia segue una legge di mercato, una legge industriale che è troppo veloce per la capacità cognitiva dell’essere umano”.
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Cambiamenti superveloci
Il capitale umano “non è importante oggi, lo è sempre stato. Oggi è più importante, perché? Perché prima i cambiamenti avvenivano in decine di anni, a volte non bastavano una o due vite di una persona, ora avvengono in pochi anni – ha aggiunto l’Ad del colosso italiano dell’aerospazio e della difesa -. Tuttavia, i ragazzi studiano sugli stessi programmi di decine di anni fa, ma il mondo tecnologico è completamente cambiato. Anche la vita dei lavoratori è completamente diversa, perché in una vita lavorativa, 20-30 anni, si vedono tre o quattro cambiamenti epocali“.
Musk e i pionieri tech
Quando si parla di capitale umano, ha continuato Cingolani, “dobbiamo avere uno scatto di coscienza e capire che l’adeguamento del modello culturale, così come la collaborazione tra privato e industria, deve avvenire in tempi rapidi. Perché non abbiamo tempo da perdere. Ci sarà sempre un Elon Musk, una persona che inventa una cosa nuova e il gap si allargherà sempre più. Questo è un tema importante, che riguarda anche l’industria. Abbiamo dato tecnologie fuori, gli altri hanno imparato e ora ci troviamo indietro”.