Continuano le operazioni di monitoraggio ambientale sul sito di affondamento del superyacht Bayesian coordinate dalla Guardia costiera che sta operando per scongiurare la presenza di eventuali fuoriuscite di idrocarburi dallo scafo, dopo che è affondato, con 22 persone a bordo (tra cui il tycoon inglese Mike Lynch), in rada a Porticello (Palermo), il 19 agosto scorso.
In zona, a scopo precauzionale, è presente anche un mezzo disinquinante privato in grado di intervenire immediatamente – nel caso si rilevasse la presenza di idrocarburi – con panne galleggianti, messo a disposizione dalla proprietà del Bayesian e coordinato dalla Guardia costiera.
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Monitoraggio ambientale coi satelliti
L’attività di monitoraggio ambientale è effettuata anche dall’alto con mezzi aerei Atr 42 della Guardia costiera, dotati di sistemi infrarossi e che periodicamente durante l’attività operativa effettuano sorvoli sull’area dell’affondamento del Bayesian, a cui si aggiungono i controlli effettuati in collaborazione con l’Agenzia europea per la sicurezza marittima tramite il “Clean sea net”, sistema satellitare di rilevazione di potenziali inquinamenti marini messo a disposizione dalla predetta Agenzia.
Nessuna traccia di inquinamento
Al momento tutti i riscontri hanno dato esito negativo e non si registrano tracce di inquinamento da idrocarburi, né pericoli per l’ambiente marino circostante. La Guardia costiera continuerà a monitorare l’area, pronta ad attivare tutte le risorse disponibili nel caso venissero rilevate presenze di sostanze inquinanti in mare.
Che cos’è Clean Sea Net
Clean Sea Net è un servizio europeo di rilevamento satellitare delle fuoriuscite di petrolio e delle imbarcazioni che offre assistenza agli Stati partecipanti per le attività di identificazione e tracciamento dell’inquinamento da idrocarburi sulla superficie del mare; monitoraggio dell’inquinamento accidentale durante le emergenze, nonché contribuire all’identificazione degli inquinatori.
Come funziona il servizio
Il servizio Clean Sea Net si basa sull’ordine regolare di immagini satellitari Sar (Synthetic Aperture Radar), che forniscono una copertura mondiale notturna e diurna delle aree marittime indipendentemente dalla nebbia e dalla copertura nuvolosa. I dati provenienti da questi satelliti vengono elaborati in immagini e analizzati per individuare fuoriuscite di petrolio, imbarcazioni e variabili meteorologiche.
Le informazioni recuperate comprendono, tra l’altro: la posizione della fuoriuscita, l’area e la lunghezza della fuoriuscita, il livello di confidenza del rilevamento e le informazioni di supporto sulla potenziale fonte della fuoriuscita (per esempio, il rilevamento di navi e impianti petroliferi e di gas). Su richiesta possono essere acquisite anche immagini ottiche satellitari, a seconda della situazione e delle esigenze dell’utente.