IL CASO

SpaceX, negli Usa stop a tutti i lanci con il Falcon 9



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Dopo l’esplosione del booster lo scorso 28 agosto la Federal Aviation Administration ha disposto la sospensione fino a data da destinarsi. A rischio il fitto calendario dell’azienda a partire dal progetto Polaris Dawn, la prima missione privata che punta a completare un’attività extraveicolare e testare nuove tute

Pubblicato il 30 ago 2024



starlink – musk – SpaceX 2

Stop temporaneo per tutti lanci di SpaceX con i razzi Falcon 9. Lo ha deciso la Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti, dopo l’esplosione del booster del 28 agosto. Un blocco di cui non si conoscono ancora i tempi, ma che potrebbe far slittare vari lanci, tra cui la missione privata Polaris Dawn, la missione della Nasa Europa Clipper per lo studio della luna ghiacciata di Saturno prevista per il 10 ottobre e la Crew-9 per la Stazione spaziale internazionale (Iss).

Fiamme ed esplosione

Nonostante non ci siano stati feriti ne danni a strutture pubbliche, la Faa ha chiesta che si indaghi sull’incidente che ha visto esplodere il primo stadio del razzo capace di rientrare automaticamente a terra, dopo l’immissione in orbita di nuovi satelliti Starlink. Il lancio era avvenuto in modo perfetto, con il rientro del booster sulla piattaforma robotica che lo attendeva in mezzo all’oceano Atlantico ma, dopo essersi posato, è stato avvolto dalle fiamme ed è esploso.

3 anni senza incidenti

È il primo incidente del genere dopo oltre tre anni. Ma la Faa ha voluto aprire indagini per capirne le cause e assicurarsi che siano adottate eventuali misure correttive da parte di SpaceX. Indagini che, come quelle richieste a luglio per il guasto dello stadio superiore di un Falcon 9 che ha portato alla perdita di 20 satelliti, impone uno stop ai nuovi lanci.

Alt ai lanci

L’ultimo semaforo rosso era durato circa due settimane, ma è presto per dire quanto possa protrarsi il lavoro della nuova commissione d’inchiesta. Le indagini ora influiranno quasi certamente sul fitto calendario dei lanci dell’azienda di Elon Musk, tra cui Polaris Dawn, la prima missione privata che punta a completare un’attività extraveicolare e testare nuove tute, che avrebbe dovuto partire proprio il 28 agosto.

Missioni a rischio

A rendere più complicata la situazione è l’atteso lancio di Europa Clipper, la missione della Nasa per lo studio di Europa, una delle lune di Saturno. Missione planetaria ambiziosa che ha una finestra di lancio molto limitata, in quanto dovrà percorrere un viaggio lungo e complesso, la cui partenza è programmata per il 10 ottobre con un Falcon Heavy dalla stessa piattaforma di lancio del Kennedy Space Center in Florida.

Piattaforma che deve essere liberata il prima possibile perché le modifiche per il nuovo lancio dovrebbero occupare all’incirca 3 settimane. infine, c’è anche il lancio di Crew-9, la missione per la Nasa con astronauti per la Iss prevista per il 24 settembre e che occupa l’altra piattaforma di lancio disponibile per SpaceX nella base di Cape Canaveral.

 

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